Titolo: Amori defunti
Autore: Lafcadio Hearn
Editore: Adiaphora
Genere: Classici – Raccolta di Racconti
Data pubblicazione: 16 Luglio 2018
Voto: 2,5/5
Cartaceo -> 11,90€ | Ebook -> 1 €
Sinossi
Colmi di malinconia e mistero, pervasi dalla duplice idea di Amore e Morte, infestati da fantasmi, antiche divinità e bellissime donne defunte, i brevi racconti fantastici che Lafcadio Hearn scrisse nel decennio in cui soggiornò a New Orleans sono un inno alla letteratura gotica e danno vita a quell’immagine pittoresca della città che ancora oggi pervade la cultura popolare. A lungo dimenticati, questi racconti sovrannaturali vennero riscoperti molti anni più tardi da amici e ammiratori dell’autore e pubblicati nell’antologia postuma Fantastics and Other Fancies. Per la prima volta in Italia, in edizione da collezione con testo originale a fronte, una selezione dei migliori racconti creoli di Hearn, scrittore il cui stile esercitò un potente influsso su autori del calibro di H.P. Lovecraft e registi come Masaki Kobayashi. I racconti creoli contenuti in questa antologia hanno contribuito a dar vita alla New Orleans decadente e malinconica che, grazie alla letteratura gotica, affascina da secoli tutto il mondo.
Recensione
Quando mi sono imbattuta in questa raccolta di racconti auspicavo di potermi godere delle brevi ma folgoranti storie dall’oscuro cuore di tenebra, in grado di trascinarmi nell’antro buio del terrore, di farmi formicolare la cute, come se centinaia di formichine stessero percorrendo una lunga traversata tra i miei capelli. Beh, in effetti le narrazioni non sono affatto ampie, la maggior parte si limitano a quattro o cinque pagine, ma per quanto riguarda la paura… non ci siamo proprio. Questo forse perchè “Amori Defunti”, più che una raccolta horror è un insieme di delicate quanto profonde riflessioni che intrecciano in un unico e fragile incastro malinconia, amore perduto e morte. Le storie narrate dalla voce antica e magniloquente dell’autore sono cariche di sofferenza e oblio, ma anche rivestite di una patina lucente, mittente di bagliori incantati che aprono scorci su un paesaggio meraviglioso, mutevole a seconda del racconto. Tenendo presente che New Orleans è la città di cui si tratta di più, misteriosi luoghi traboccanti di culture e tradizioni arcane animano il testo, offrendoci anche fantastiche descrizioni di siti naturali e selvaggi, arricchiti da una flora paradisiaca. La scrittura, quasi interamente dedicata alle divagazioni ambientali capaci di trasportarti altrove, tra profumi esotici e sapienza secolare, è di una certa complessità e devo ammettere che non sprona alla lettura, forse anche per la vaghezza e per la leggera confusione che ho riscontrato nei racconti. Se ci si deve dedicare a saggiare questo romanzo si deve tener a mente che l’attenzione e la concentrazione (no, niente ritmo e vitalità) sono fondamentali. Quello che ci balza agli occhi è pura poesia, speculazioni e riflessioni in astratto, senza un fondamento o un filo conduttore che non sia il legame amore-morte; il modo di comporre è certamente stupendo, appassionato e idillico, ma non ha combaciato con le mie aspettative, così come la trama dei racconti. Quest’opera è ardita e mette alla prova ma a fine lettura potrete dire di aver usufruito di una narrazione elevata e minuziosa nei particolari; se gradite uno stile classico e filosofico e le elucubrazioni su alcuni dei temi portanti della cultura romantica questo libro fa decisamente per voi. Se invece cercate qualcosa che vi svaghi regalandovi anche qualche brivido vi consiglio di rivolgervi altrove, in quanto “Amori Defunti” non rientra nei vostri canoni di ricerca.
Voto: 2.5/5