Titolo: L’amore brucia come zolfo
Autore: Lucia Maria Collerone
Editore: Indipendente
Genere: Rosa
Data pubblicazione: 5 Luglio 2017
Voto: 5/5
Cartaceo -> 15,45€ | Ebook -> 4,99€
Sinossi
Romanzo d’amore ambientato nel centro della Sicilia alla fine dell’800, quando la città di Caltanissetta era il centro mondiale dello zolfo. Lo sfondo storico nazionale è quello del’indipendenza d’Italia e delle miniere di zolfo. La protagonista è Cecilia, figlia di una famiglia di zolfatai, che conosce fame e miseria. Cecilia fa la lavandaia a casa del più potente barone della città e lì inizia una storia d’amore a causa della quale Cecilia perde se stessa e diventa Piccola Fiamma, che non è più in grado di vivere il reale, troppo difficile da sopportare.
Recensione
Apparentemente una bellissima e romantica storia d’amore, Cecilia e Ferdinando vivono una favola che pagina dopo pagina si spoglia dei travestimenti fino a rivelare la sua vera natura. Una panoramica cruda e viscerale sul dramma della dipendenza emotiva, figlia dell’abbandono e della solitudine più nera.
Ferdinando e Cecilia vivono vite agli antipodi, lui giovane Baronetto della famiglia più importante della città, lei figlia di un umile minatore. Si incontrano per la prima volta durante una festa presso la residenza di città dei Baroni, dove lei appena bambina lavorava come serva per il banchetto. Un unico scambio di sguardi, il pianto di Cecilia sfinita ed un contatto che si stabilisce per sempre.
I due si ricontreranno molti anni dopo, ormai giovani adulti. Cecilia non è più la fanciulla disillusa di un tempo, la dura vita l’ha costretta a rinunciare per sempre ai sogni da ‘Principessa Sveva’, come la chiamava affettuosamente il suo papà. Ferdinando, dopo anni dedicati all’indolenza e al lusso, diventa Barone in carico e si dedica agli affari di famiglia.
Di nuovo uno sguardo, e subito lui riconosce in quella bellissima fanciulla la bambina indifesa di anni prima. Scivola rapidamente in un’ossessione incontrollabile, da cui nulla lo distoglie. Cecilia intuisce il pericolo, tenta di preservare il proprio onore; ma alla fine si arrende, prostrata dalla miseria, dagli abbandoni, in fondo affascinata dal senso di protezione che permeava quell’uomo intrigante.
Inizia così una travagliata storia d’amore, i loro destini si intrecciano in un modo inscindibile, paradiso e inferno insieme. Una storia fiabesca, di passione come di silenzi, di presenza come di assenza, reale ma irreale, che cambierà per sempre la personalità dei protagonisti. A farne le spese è sopratutto Cecilia, che vive la dicotomia di essere una Principessa e una miserabile al tempo stesso, una sofferenza inaudita che porterà alla prigionia la sua anima. Per lei l’amore è dolceamaro, è sangue e fuoco, è celebrazione ed umiliazione contemporaneamente; inevitabile il parallelismo con la vita e la morte di quel padre che tanto l’adorava.
Grazie penso che siate arrivati al cuore della storia, alla vera Cecilia. Grazie ancora.
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