“Shutter Island” (2010) di Martin Scorsese

Film dall’enorme successo e piaciuto a tutti. Un thriller psicologico, con un indagine che va a mirare su metodi poco ortodossi utilizzati dagli ospedali psichiatrici negli anni 50 e 60 ma con risvolti narrativi che ribaltano l’idea iniziale in qualcosa di ancor più tragico. Il colpo di scena finale, significativo e ultra famoso, ha fatto sì che il film fosse spoilerato a destra e manca. Ma nonostante questo, la sua visione non perde per niente punti.

Il film inizia con l’arrivo di due agenti federali su Shutter Island: Teddy Daniels (DiCaprio) e il suo collega Chuck (Mark Ruffalo). I due devono indagare sulla fuga di una paziente, tale Rachel Solando. Una volta arrivati, il protagonista comincerà ad avere visioni insieme alla consapevolezza che l’ospedale psichiatrico nasconda molto di più di quello che mostra.

Questo può essere uno di quei film dei quali una seconda visione è emotivamente più debole della prima, nel caso se ne conosca già il finale. Il punto è che la storia è ricca di indizi seminati dal regista e che impattano su una seconda visione offrendo un’esperienza tutta diversa. Certe allegorie, certe immagini che ci vengono mostrate, soprattutto quelle oniriche, diventano quindi ricche di significato e aprono la mente allo spettatore che tenta di collegare il tutto. Anche l’analisi del protagonista, della sua psiche e del suo passato viene perciò svelata e resa piu chiara. Questa è la forza di un film ben costruito, la sua resistenza nel tempo nonostante un finale rivelatore. Possibile solamente grazie a ben definite e profonde caratterizzazioni dei personaggi insieme ad una scrittura della storia ben delineata e non tirata via.

Dopotutto stiamo parlando di Scorsese, che dona valore al film anche grazie ad una splendida regia e regalando immagini che rimangono, come l’arrivo del traghetto attraverso la nebbia ad inizio film, la rivisitazione del bacio di Klimt nel ricordo di Teddy e la moglie morta Dolores, così come tutte le inquadrature del misterioso faro sulla scogliera dell’isola. Immagini rafforzate anche da una fotografia splendida, molto fredda ma con colori vividi. Il ritmo della storia è invece ben trattenuto, ma dopotutto in “Shutter Island” i dialoghi devono prendersi il loro tempo e non c’è spazio per troppe scene frenetiche. Bravissimo di DiCaprio nella sua interpretazione che ha anche il volto giusto per il protagonista. Il cast è inoltre composto da grossi nomi, come quello di Mark Ruffalo, di Michelle Williams, moglie di Teddy, del grande Ben Kinglsey che interpreta il primario dell’ospedale, e dell’immenso e compianto Max Von Sydow, ovvero il dottor Neahring.

In conclusione “Shutter Island” è un film dalla grande tensione e che riesce a creare una forte empatia con il protagonista infilandoci nella sua mente e nei suoi fantasmi. Una visione emozionantissima.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Sara ha detto:

    È uno dei pochi film che riguardo volentieri se capita, mi piace un sacco e adoro il finale ❣️

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    1. Leonardo Loffredo ha detto:

      Il finale è bellissimo.

      Piace a 1 persona

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