Recensione “Caos ordinato” Paolo Antonio Magrì

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Titolo: Caos Ordinato

Autore: Paolo Antonio Magrì

Editore: Ferrari Editore

Genere: Raccolta di racconti

Data pubblicazione: 10 Aprile 2018

Voto: 4,5/5

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Sinossi

Una serie di short stories fulminanti, costruite con ironia e intelligenza, che provocano un caos ordinato, per condurre un’operazione analitica sulla realtà, su un futuro prossimo e sui sentimenti umani. Schegge di vita, atmosfere weird, cortocircuiti temporali, momenti fanta-tecnologici, situazioni inconsuete, fotogrammi di personaggi inattesi o eroicamente grotteschi intrecciano racconti che a volte nascondono altri racconti. Piccole storie che corrono sul filo dell’inverosimile (o forse no), innescando vertigini di senso. Le illustrazioni disseminate lungo i testi accentuano il valore delle parole, spingendo il lettore verso suggestioni visive e nuove dimensioni che allargano i confini. Un mix di due diverse percezioni sensoriali che, insieme all’odore della carta stampata, crea un equilibrio perfetto tra potenza letteraria e arte. Postfazione di Angela Mancuso.

Recensione

Ormai penso abbiate capito che sono un’amante delle raccolte; forse perché mi ricordano le caramelle, un pugno multicolore di dischetti di zucchero e gommose forme che richiamano I dolci ricordi d’infanzia, riposte a gonfiare un sacchettino di plastica trasparente e decisamente rumorosa. Ognuna ha un sapore diverso, particolare, unico: il coccodrillo rosso dalla morbida pancia bianca libera un intenso gusto di ciliegia, la piccola sfera oblunga ti esplode in bocca regalandoti un momento di puro piacere al mango, quella dall’audace gusto coca cola ti frizza sulla lingua facendo dilettare I tuoi amici per le espressioni comiche in cui ti esibisci. Come queste leccornie, diverse tra loro e racchiuse in un crocchiante sacchettino, le storie che si susseguono in una raccolta sono differenti e ogni volta che ne inizi una é come assaggiare una caramella. Quella che, ovviamente perché siamo tutti golosi, ammettiamolo, ti cacci in bocca in seguito ha un sapore diverso, così come il racconto. L’unica cosa che accomuna tutte le narrazioni presenti in “Caos Ordinato” é l’incredibile originalità e la componente fantascientifica, che abbraccia un po’ tutte le trame; sicuramente leggendo un’opera del genere annoiarsi è escluso; la fantasia particolare dell’autore ci trasporta tra vicende notevolmente interessanti che mi hanno affascinato fin da subito, tra le quali annoveriamo figure particolari come un personaggio di un videogioco che si ribella agli algoritmi di questo per amore dell’avversaria che dovrebbe eliminare, oppure un vecchio padre che, per far sì che il figlio viva felice e al sicuro, lontano da ogni pericolo, resetta ogni momento in cui questo sarebbe potuto incedere in qualche rischio. Ovviamente quando lo scopre il ragazzo attua numerose strategie per uscire da quel tunnel di ripetizioni, vuole vivere in modo libero, affrontando tutto ciò che gli si para davanti perché è proprio così che uomini, donne e bambini crescono e diventano capaci di affrontare le difficoltà che la sorte scaglia loro contro. Alcune storie si intrecciano fra loro, e ho ritenuto saggia questa scelta poiché la maggior parte delle novelle ti lascia spiazzato e boccheggiante. Dispiegando un filo sottile l’autore ha fatto sì che i lettori non amanti dei colpi di scena e delle situazioni in sospeso ritrovando personaggi e luoghi conosciuti abbiano apprezzato di più l’opera. Ho trovato ideale anche la brevità delle storie, frizzanti e veloci come una freccia ben scoccata, dal linguaggio curato e dall’incisività disarmante. Soltanto nel primo racconto ci soffermiamo sulle riflessioni di un bambino che scopriremo non essere ancora nato ma nel caldo e accogliente ventre materno. Qui la scrittura é magnificamente leggera, come una piuma, e dimostra tutta la maestria dell’autore che si è dimostrato in grado di comporre più generi in maniera comunque impeccabile. Consiglio la raccolta a tutti, soprattutto agli amanti delle svolte di trama e delle narrazioni brevi sì, ma che lasciano il segno.

Voto:4.5/5

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