Recensione “Bach” di Pedro Eiras

Strutturato non in capitoli convenzionali, ma in quattordici sezioni, il libro parla di tutto ciò che ruota attorno alla figura del compositore tedesco: la musica in primis, a cui si aggiungono il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello di Etty Hillesum; il tema universale della vita e della morte e l’effetto catartico della musica celebrati nelle varie sezioni. La scrittura fluida, ora di impronta moderna, ora contemporanea, abbinata a un meticoloso e filologico approccio testuale e ad affascinanti intrecci intertestuali, rappresentano la cifra stilistica di Pedro Eiras che permette al lettore di lasciarsi trasportare in spazi e tempi diversi, solo apparentemente lontani tra loro.

Annunci

Titolo: Bach
Autore: Pedro Eiras
Editore: Il ramo e la foglia editore
Genere: Racconti
Data pubblicazione: 25 Novembre 2022
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.

Cartaceo -> 15€

Annunci

Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a scrivere per parlarvi dell’ultimo arrivo da parte della casa editrice Il ramo e la foglia. Ho ricevuto “Bach” di Pedro Eiras e da musicista quale sono appena ho letto il titolo nella segnalazione di questa nuova uscita da parte della casa editrice, mi si sono illuminati gli occhi. Sia perché capita assai molto raramente che la musica cosiddetta colta trovi spazio in pubblicazioni da parte di casi editrici che non trattino solo questo argomento, aimè di nicchia. Sia perché Bach a mio avviso è conosciuto di nomea da molti, ma poi a meno che non si tratti di persone che hanno compiuto studi musicali in Conservatorio è assai difficile che si riesca anche solo a capire di quale periodo storico stiamo parlando. Molto spesso infatti la musica di Bach è erroneamente definita “musica classica”, un errore comune che i più fanno per definire tutta la musica definita “colta” o “musica per vecchi” come alcuni soventemente tendono a definire la musica che non sia “pop”. Questa a mio avviso è una grande mancanza da parte della scuola pubblica italiana che ha alle spalle la più grande tradizione musicale mondiale, ma che poi non è nemmeno in grado di saper insegnare ai proprio ragazzi le tappe fondamentali della Storia della Musica. Le quali in realtà, vanno in parallelo al corso di Storia obbligatorio fino all’ultimo anno della scuola secondaria superiore di II grado. Dopo questa mia non piccola parentesi, finalmente vi parlo del testo ricevuto.

Annunci

La raccolta di racconti scritta da Pedro Eiras è strutturata in 14 capitoli, o 14 racconti incentrati sulla figura del compositore Johann Sebastian Bach. Ma chi era Bach? E’ stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco, 17° Thomaskantor di Lipsia dal 1723 alla morte. Per contestualizzare meglio il termine Barocco fu introdotto nella storiografia per classificare le tendenze stilistiche che segnano l’architettura, la pittura e la scultura, e per estensione la letteratura e la musica, tra il XVII secolo e la prima metà del XVIII. Bach è quindi vissuto non nel primo Barocco ma nel Medio-Tardo Barocco. Il contributo di Johann Sebastian Bach alla musica, è di frequente paragonato al contributo di William Shakespeare alla letteratura inglese e di Isaac Newton alla fisica. Durante la sua vita, egli compose oltre 1000 opere. La sua raccolta di preludi e fughe chiamata Il clavicembalo ben temperato costituisce un repertorio monumentale in ambito barocco.

Annunci

Ciò che vi troverete davanti leggendo tale raccolta, non è una biografia del compositore ma 14 Focus il cui filo conduttore è Bach stesso. Il libro parla di tutto ciò che ruota attorno alla figura del compositore, la musica, i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi, il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione e il tema universale della vita e della morte. Per coloro che non hanno compiuto studi musicali potrebbe risultare difficile seguire il nesso che lega i racconti e sicuramente la chiave di letture che possono dargli è completamente diversa da chi invece ha compiuto studi musicali di un certo livello. Ma credo che la forza del testo sia proprio questa, la possibilità di trarne svariate chiavi di lettura. La possibilità per uno studioso o un esecutore in ambito musicale di leggere un testo che attraverso l’utilizzo di racconti/capitoli lega la musica del compositore tedesco a fatti avvenuti molti secoli dopo. Dall’altro, la possibilità in maniera semplice e per nulla noiosa, di avvicinare sempre più persone al mondo della musica “colta”. Testo che consigli assolutamente, sia ai musicisti che agli appassionati ma anche a chi vorrebbe conoscere meglio la storia della musica occidentale. Voto 4/5

Annunci
Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.