“The Last Duel” (2021) di Ridley Scott

Ridley Scott, autore di film come il Gladiatore, Alien e Blade Runner, gira un film alla base in realtà molto simile al suo d’esordio, “I duellanti”, la quale recensione potete trovare sul blog. A differenza del primo, però, che si focalizzava sulla narrazione dei vari duelli nel corso degli anni tra i due contendenti, qua, la storia, con punte di anti-maschilismo, ci viene raccontata dal punto di vista dei personaggi.

Ambientato nel XIV secolo, il film si basa su una vicenda veramente accaduta oltre che dal romanzo che li espone. Jacques e Jean, rispettivamente Adam Driver e Matt Damon, sono due soldati dell’esercito francese legati da una grande amicizia. A seguito di uno screzio di uno verso l’altro, i due si sfideranno a duello, l’ultimo di quelli regolati dal giudizio di dio, come era tradizione. La storia ci viene narrata da tre diversi punti di vista, tre segmenti narrativi che vanno anche a cambiare di conseguenza la veridicità dei fatti e le intenzioni dei tre personaggi interessati, Jacques, Jean e Marguerite (Jodie Comer), la moglie di quest’ultimo.

La forza del film sta appunto sui personaggi e nelle loro azioni, diverse ogni volta in base al punto di vista del protagonista del segmento, dove la menzogna è la caratteristica che più esce fuori. La visione tira in ballo automaticamente il giudizio dello spettatore il quale viene coinvolto nella vicenda e, ricevendo informazioni, è spinto a farsi una sua idea dei fatti esattamente come provano a farsela i personaggi della storia stessa. Sebbene comunque le vicende siano in realtà più o meno gli stessi, sono le intenzioni e le emozioni dei personaggi ad essere diverse e quindi ad indirizzare la ragione, sebbene solo quella morale, delle vicende. Un film che ha bisogno di attenzione ai dettagli ma che se vi ci si approccia nel modo giusto fa vivere un’esperienza stimolante. Oltre a voler intrattenerci con il ragionamento, portando lo spettatore a mettere in dubbio la sua morale per contrapporla a quella dei personaggi, il film intrattiene anche emotivamente grazie alla narrazione, stupenda dal punto di vista registico e di scrittura, con un ritmo per niente lento e dove le molte scene dialogiche sono ben alternate con quelle action. Tra l’altro scene girate superbamente e molto immersive, grazie ad atmosfere fangose e cieli mai limpidi se non nella commovente e felice scena conclusiva.

Essendo inoltre la storia proiettata in un contesto storico medievale e raccontando di adulterio, molto spesso è il pensiero dell’epoca sulla figura femminile ad essere mostrato, talvolta in chiave ironica proprio a mostrare quanto tutta la vicenda non sia nient’altro che un gioco di potere e di supremazia maschilista dove, pur di rimarcare l’affronto subito, Marguerite rischia la vita denunciando ciò che ha subito ed elevandosi a donna moderna ed emancipata.

Tutti gli attori fanno una prova magnifica e convincente. Matt Damon è perfetto nella parte. Adam Driver é bravissimo così come Jodie Comer, che dimostra di poter lavorare con i grandi già al suo secondo ruolo cinematografico di spessore. Da tenere d’occhio. Ben Affleck è anche lui perfetto nella parte del conte, sopra le righe, comico benché subdolo e poco raccomandabile. Meraviglioso anche il giovanissimo Alex Lawhter che interpreta un Carlo VI, bambinesco e a tratti sadico.

Ridley Scott, da gran maestro, tira fuori una storia talmente ben raccontata che trascina dall’inizio al duello tra i due protagonisti, preannunciato ad inizio film e che il regista aspetta a mostrarci facendocelo desiderare fino alla fine. Visivamente ed emotivamente spettacolare. Un film che forse non è un capolavoro ma poco ci manca.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.