Recensione “Siero Nero” di Matteo Kabra Lorenzi

Kabra è il cantante e frontman dei “Sesto Elemento”, rock band che da qualche anno ormai è protagonista assoluta della scena musicale nazionale.

Nell’intrecciarsi delle vicende personali – che lo hanno visto sin da quando era bambino trovare nella musica un abbraccio consolatorio e una spinta motivazionale – con quelle della lunga, travagliata e ricca storia del suo gruppo, egli vedrà sconvolta la propria esistenza da una proposta irrinunciabile – per la sua emergente carriera da solista – della stessa casa discografica che ha sotto contratto la band.

Da quel momento sarà roso dal tarlo della fama e del successo, e un vertiginoso vortice di menzogne e scelte sciagurate metterà in discussione l’intera esistenza del protagonista, fino a quando il castello di bugie crollerà definitivamente, scombussolando i fragili equilibri della sua vita e mettendolo definitivamente a nudo di fronte alle proprie responsabilità…

Titolo: Siero nero

Autore: Matteo Kabra Lorenzi

Editore: Publi Stampa

Data pubblicazione: Settembre 2020

Voto: 4.5/5

Classificazione: 4.5 su 5.

Recensione

Da amante del rock e appassionata da sempre di musica e canto, posso affermare che leggere Siero nero è stata un’emozione unica. Ho vissuto tramite gli occhi di Matteo (o Kabra, se preferite) l’ascesa verso il successo con tutti i suoi timori, le complicazioni, la gioia e la frustrazione, le gratificazioni e altre mille sensazioni che molte volte ho immaginato di provare in prima persona. Quale patito della musica non ha mai sognato di cavalcare l’onda sul palco, scuotendo la chioma e divenendo un’unica creatura con gli altri membri del gruppo? L’autore, in un certo senso, me lo ha consentito con questo romanzo unico e carico di saggezza.

Siero nero potrebbe sembrare, a prima vista, una sorta di autobiografia del frontman della rock band Sesto Elemento.

E in parte lo è, certo. Matteo Lorenzi, però, condisce la storia con dettagli ed avvenimenti immaginari che rendono la trama godibile sia per chi voglia seguire lo sviluppo, la crescita e l’evoluzione della band, sia per chi cerca un intrattenimento piacevole per passare il tempo libero. Lo stile di scrittura è notevole, composto da periodi lunghi e dialoghi che ti trascinano all’interno della conversazione. Si vede, insomma, che dietro la penna c’è un cantautore affermato. Eccezionali poi i testi di alcuni dei brani tratti dalle esperienze che hanno costellato la vita di Lorenzi, canzoni che tanto si differenziano in base al momento in cui sono scritte, allo stato d’animo e all’intenzione dell’autore.

Al centro del libro c’è un frontman ambizioso, fagocitato dal mondo dello spettacolo e poi sputato masticato e irriconoscibile, tanto agli altri quanto a se stesso.

Ci narra il suo vissuto in due fasi diverse che finiscono per congiungersi al termine del romanzo: lo vediamo da ragazzo, che si diverte a scoprire il suo amore per la musica con gli amici, sperimenta le prime cotte e trascorre giornate spensierate. Si trova di fronte anche a delusioni amorose ed eventi tristemente sconvolgenti, come la morte di persone a lui vicine.

Poi, mediante un alternarsi di capitoli, conosciamo Teo, in arte Kabra, al giorno d’oggi: divorziato, con problemi di alcolismo e in rotta di collisione con i membri del suo gruppo. In più, è preda delle mire arrivistiche di un agente scorretto e senza scrupoli impiegato alla Supervox, la casa discografica della band. Si chiama Falcinelli e, mediante la proposta di una carriera da solista, induce Kabra a comportarsi in modo disonesto con i membri dei Sesto Elemento, cacciandolo anche in guai molto più seri. Non voglio scendere troppo nei dettagli ma, diamine, proverete odio profondo nei confronti di ‘sto tizio durante la lettura.

Dunque, in un alternarsi di piani temporali assolutamente comprensibile (cosa veramente rara, visto che le narrazioni di questo tipo mi hanno sempre confuso), il protagonista viene messo a nudo in tutto e per tutto. Nelle sue debolezze, nei suoi momenti di felicità, nelle difficoltà incontrate nel percorso della sua vita.

Ho provato sulla mia pelle l’ansia e il dispiacere ogni volta che un membro della band, per un motivo o per un altro, lasciava il suo posto nella formazione dei VIƐ. Ho vissuto con sgomento gli eventi che hanno portato alla rottura fra Matteo e Vale. Non parliamo della rabbia che mi è montata dentro ogni volta che, fra le pagine, sbucava un altro tiro mancino di quella vipera di Falcinelli.

Soprattutto nel finale, verremo pian piano a conoscenza dei fatti che hanno condotto ad un tremendo incidente avvenuto durante l’ultimo concerto dei Sesto Elemento. Si tratta di un avvenimento terribile, la scintilla che fa ardere sempre più in fretta i giorni di Teo che si vede immischiato in una faccenda nella quale sì, ha la sua buona dose di colpa, ma dove viene stigmatizzato come nemico dai suoi compagni e tacciato di essere un ladro da parte di una band emergente, i Nitryon-K.

Lasciato solo a se stesso e senza nessuno su cui contare (tranne una buona amica che farà capolino solo verso la conclusione), Kabra fa i conti con le sue azioni, rendendosi conto dei suoi sbagli e della sua degenerante bramosia di successo. Dopo una profonda riflessione e una decisa presa di coscienza, il protagonista deciderà di prendere in mano la sua vita con umiltà e di plasmarla nuovamente secondo quelli che per lui sono i veri valori che dovrebbero guidare ognuno di noi.

Questo romanzo è stato appassionante e commuovente, in grado di risvegliare in me emozioni profonde e darmi numerosi spunti di riflessione. Fra le pagine, si colgono notevoli insegnamenti di vita. Anche se queste lezioni non vengono sempre dimostrate esplicitamente, riescono a cogliersi tra le righe consigli che chiunque, musicista o meno, dovrebbe seguire o nel quale ci si possa ritrovare. Ad esempio, mai fidarsi di persone che si chiamano Falcinelli. No dai, a parte gli scherzi.

Viene comunicata la meraviglia di scoprire una nuova passione.

Si trasmette l’importanza dell’amicizia, dell’amore, dell’onestà.

Si sottolinea quanto sia fondamentale inseguire i propri sogni, rimanendo sempre con i piedi saldi a terra. Ma, soprattutto, che un’avventura come quella di Kabra e i Sesto Elemento, se vissuta non da singoli ma insieme, acquista un’essenza e una magia unica.

Voto: 4.5/5

Un commento Aggiungi il tuo

  1. wwayne ha detto:

    Sullo stesso genere è molto bello anche “L’ultima tournée di Sally O’Hara” di Michele Mingrone.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.