“Come un baco da seta” è una conversazione intima con l’esistenza, una confidenza fatta al sogno e al dolore. Nelle poesie di questa raccolta ci si addentra nella condizione di un’attesa onirica, nella quale la sofferenza non rappresenta altro che uno stadio del cambiamento. Il poeta, attraverso la forza evocativa dei suoi versi, ci regala immagini vivide di sogni e illusioni, dei mali dell’anima e della bellezza della natura, soppesando e incastonando con cura ogni parola affinché la poesia possa superare i limiti della carta e diventare legame.

Titolo: Come un baco da seta
Autore: Davide Angelo Salvatore
Genere: Poesia
Editore: Prospettiva Editrice
Data di pubblicazione: 28 Gennaio 2020
Voto: 4/5
Cartaceo -> 14€
Recensione
Accordare il melodramma nel pentagramma delle proprie emozioni è un’impresa titanica innanzitutto perché bisogna mettere a nudo l’anima; non tutti riescono a far emergere liberamente i propri sentimenti per svariate ragioni fra le quali il timore di non essere compresi oppure giudicati. “Come un baco da seta” è una raccolta poetica in cui l’autore tesse la trama dei suoi sentimenti, spesso fa da cornice uno sfondo disincantato in cui l’amore perduto si impadronisce dei versi nostalgici che Davide Angelo Salvatore scrive con ardore e passione. Il titolo è molto significativo in quanto suggerisce l’impegno sofferto del poeta il quale lavora intensamente a produrre un’opera più che lodevole tanto è vero che il baco da seta è un insetto che produce un tessuto prezioso e seppur questo piccolo animale potrebbe apparire insignificante in realtà la sua funzione è davvero importante. Il lettore potrebbe essere indotto a credere che il poeta voglia trincerarsi nella sua dimensione intima invece egli si adagia nel suo bozzolo per creare un’alchimia preziosa, la poetica del nostro Davide Angelo Salvatore è un sinodo perfetto fra spirito e anima; questa metafora mi ha fatta riflettere e mi fa pensare all’osso di seppia di Montale e alla condizione del poeta a volte capita che quest’ultimo attraversi una condizione di aridità alla stessa stregua di Davide Angelo Salvatore, un autore che riesce a far fiorire il deserto della sua solitudine e al crepuscolo spunta il suo sogno di un’alba nascente. La profondità espressiva fa breccia nel cuore del lettore tanto da farlo immedesimare nella sua storia, in ogni testo di questa raccolta poetica trapela la recherche engagée del poeta il quale al pari di un dolce soldato combatte le sue battaglie interiori pur consapevole di rimanere ferito. La poesia, spesso, viene considerata un genere letterario morto perché molti lettori la percepiscono superata, invece, a mio parere, è un genere da riscoprire per tornare alle origini del sentire umano tanto più in questo momento storico in cui l’uomo del XXI secolo è biascicato fra i meandri più oscuri del pratico inerte sartriano ed è estraneo a se stesso come Meursault, celeberrimo protagonista del romanzo “Lo straniero” di Albert Camus. L’autore compie un salto nell’infinito, in lui alberga lo spirito di Ulisse che si spinse nel suo folle volo dantesco e, allo stesso tempo, è un eroe problematico e per questo aspetto rimarca le orme di un Ulisse joyciano. In “Come un baco da seta” il viaggio è interiore e le descrizioni sono proiettate a donare incondizionatamente le sensazioni di chi scrive come una tela in cui un pittore tinge di svariati colori il suo quadro aprendo un nuovo squarcio interpretativo all’osservatore. L’autore dimostra coraggio e determinazione che lo ripagano in quanto chi legge si discosta dal mondo per accarezzare l’ispirazione del nostro, il linguaggio, infatti, è fruibile e semplice in modo da coinvolgere diversi ceti sociali. Il valore supremo di “Come un baco da seta” si racchiude nella profondità espressiva, nel transfert che lega autore e lettore in una simbiosi letteraria che si consolida immortalandosi nell’ucronìa rara che si carpisce dopo una tempesta similmente a un arcobaleno, ma sono le minuzie della vita che non dimenticheremo mai e la raccolta poetica di Angelo Davide Salvatore cattura gli istanti semplici del vissuto di ognuno di noi elevandoli a essenza sublime.