Recensione “Apriti cielo!” di Franco Lombini & Mario Tadiello

Quando il reale diventa surreale e la follia un modus vivendi, hai due opzioni: o ne parli con un bravo psicologo (ma non sempre funziona) o con una buona dose (q.b.) di ironia ne scrivi al mondo intero.
Questo libro è il frutto del lavoro di due steward che hanno deciso di mettere nero su bianco le loro (dis)avventure, riempiendo il “vuoto d’aria” di cui non si è mai parlato. Finora.

Titolo: Apriti cielo!

Sottotitolo: Confessioni minime di due steward al servizio di sua maestà

Autore: Franco Lombini & Mario Tadiello

Editore: bookabook

Genere: Raccolta di racconti

Data pubblicazione: 22 Maggio 2019

Cartaceo -> 13€ | Ebook -> 6,99€

Voto

Classificazione: 5 su 5.

Recensione

Esilarante. Basta questa semplice parola per definire perfettamente l’anima di questo divertentissimo libro. Nonostante sia davvero molto breve (unica pecca: avrei voluto leggerne ancora), il libro racconta tantissime storie con personaggi sempre diversi ad animarle. Cosa li collega tra di loro? Il fatto che tutte si svolgano su voli intercontinentali, e che i veri protagonisti sono gli autori stessi del libro, i due steward Franco e Mario. Impossibile non innamorarsi subito della loro sottile ironia; del resto, cos’altro ci si può aspettare da due steward che ogni giorno sono costretti a confrontarsi con clienti dalle esigenze e dai caratteri più disparati?

Il libro scorre davvero in modo fluido, e i vari personaggi sono come “dipinti”: è davvero molto semplice immedesimarsi nella mente dei due steward e immaginarsi le conversazioni (spesso veramente fuori dall’ordinario) durante questi lunghi voli. L’incontro con persone di ogni nazionalità, cultura e carattere è il filo conduttore del libro: Franco e Mario ci permettono, infatti, di apprezzare la diversità in chi ci circonda, facendoci capire che anche la persona più “antipatica” può avere un riscontro “comico”. Del resto, alcune persone fanno ragionamenti così assurdi da sembrare inverosimili; come dimenticare chi crede che le luci dell’aereo siano in realtà delle lampade abbronzanti? Impossibile non apprezzare la meravigliosa diversità umana grazie ai meravigliosi sarcastici racconti dei due autori.

Voglio lanciare, in qualità di psicologa, un grande quesito ai due autori del libro: ma come fate? Vi fanno un addestramento particolare prima di imbarcarvi? Vi faccio i miei complimenti, perchè io probabilmente avrei gettato la spugna alla fine del primo volo. Chapeau (e scrivete un altro libro il prima possibile!)

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