Titolo: Come miele e neve
Autore: Siro T. Winter
Editore: Indipendente
Genere: Rosa
Data pubblicazione: 16 Giugno 2016
Voto: 3,5/5
Cartaceo -> 15,60€ |Ebook -> 0,99€
Sinossi
«Perché batte il cuore?»
È questa la domanda che Lucia “Lou” Zarda, trent’anni, si è posta per tutta la vita.
Ferita e delusa dopo la fine della storia decennale con Andrea Marini, Lou vive nel suo mondo fatto di colori e tele e di lunghe passeggiate solitarie fino alla spiaggetta che guarda al parco di Seurasaari di Helsinki, divisa tra il lavoro al Museo d’arte contemporanea e il bozzolo sicuro della sua piccola casa.
L’incontro inaspettato con il musicista che vive a pochi passi da lei, l’affascinante e misterioso Vilhelmi Niemi e i suoi verdi occhi di giada getterà mille dubbi su Lou, investendola con un turbinio di nuove emozioni, incertezze e speranze.
La voglia di lasciarsi andare si scontra con l’antica paura di non essere abbastanza.
Scappare o restare rischiando di essere ferita di nuovo?
Lasciarsi amare o rifugiarsi nella solitudine rassicurante?
Un susseguirsi di eventi inaspettati spingerà Lou a compiere una scelta che potrebbe cambiarle per sempre la vita.
Anni dopo, il destino porterà nuovamente Lou ad Helsinki, nella terra che l’ha adottata e nella quale si sente a casa, la fredda e magica Finlandia con le sue aurore boreali e il sole di mezzanotte, dov’ è sempre stato il suo cuore.
Il ricordo di Vilhelmi, di colui che ha amato profondamente, non l’ha mai lasciata, tormentandola anche nei sogni.
Forse le loro strade si incroceranno ancora una volta e Lou troverà la risposta alla sua domanda.
Recensione
Penso che ormai abbiate intuito che non sono una grande fan delle smielate antologie romantiche nel senso più tradizionale del termine, ma è da molto, devo ammettere, che non mi imbatto in un tomo composto per più della sua metà dalle parole “amore” o “tesoro”. Nel senso che, ultimamente, i romanzi rosa hanno subito una vera e propria rivoluzione; quando ci si accinge a cominciare un libro di questa risma ormai c’è sempre qualcosa di più oltre i tipici stereotipi del lui bello e tenebroso e della lei innocente e fedele, è sempre presente uno sfondo particolare, una cerchia curiosa di coprotagonisti o almeno qualche elemento innovativo che rende la lettura piacevole anche per amanti di tutt’altro genere di opere. Nel caso di “Come Miele e Neve”aggiungiamo due belle V verdi e positive sotto i nomi “sfondo” e “coprotagonisti fighi”, il tocco sovrannaturale manca ma non so se considerarlo un lato negativo a questo punto, ho sempre il timore di imbattermi in una brutta copia di Twilight. Ambientata nelle lande gelide eppure accoglienti della Finlandia, la storia narra di Lou, anima italiana che va pazza per la pizza e il caffè della sua patria, trasferitasi tra i ghiacci per seguire il presunto amore della sua vita Andrea. Dopo anni e una scottante e brusca fine per il suo rapporto con il fidanzato, condivide l’appartamento con Sur, bella hostess sprizzante energia da tutti i pori, e tira avanti un’esistenza lenta e non molto soddisfacente, facendo la spola fra il suo lavoro alla galleria d’arte e le stanze riscaldate di casa, concedendosi qualche volta una tappa al mare dove ama passeggiare. E’ una donna insicura come lo è in fondo un pochino ognuna di noi, anche le più intoccabili e orgogliose, e viene masticata dal triste passato in cui è stata ferita dalla persona che credeva doverle riservare più dolcezze al mondo. Proprio questa sua attitudine la frenerà durante il grande incontro con l’Uomo con la U maiuscola, il bel Vi, un musicista abbastanza schivo in cui si imbatte una sera nella quale tentano entrambi di salvare una gattina nera dalla neve fredda della penisola scandinava. Ha inizio una storia d’amore coinvolgente e che permette al lettore di entrare subito in empatia con la protagonista, anche grazie ai numerosi flashback che illuminano le sue giornate italiane. I due consumano il loro amore in modo delicato, da poesia, senza la volgarità di Cinquanta Sfumature ma con cura l’uno dell’altra e tante coccole. Come ho accennato prima però non sono tutte rose e fiori; Lou non riesce a districarsi dal fantasma del suo ex e così, in un momento di assenza di Vi e presa dal panico fa ritorno in Italia, commettendo uno degli sbagli più grandi della sua vita. Si rincontreranno mai i begli innamorati?
Il libro si divide sostanzialmente in due parti, senza voler far spoiler aggiungendo ulteriori dettagli, e forse sarebbe stato meglio così visto che 580 pagine per un romanzo d’amore sono un po’ tantine da mandar giù, anche per via dei ritmi lenti come il passo di una tartarughina. Testuggine simpatica però, perchè nonostante a volte la scrittura si allunghi un po’ troppo in certi punti, riesce comunque semplice andare avanti con la lettura, complice una leggerezza spontanea che rende tutto meno asfissiante e non appanna gli occhi con la stanchezza della noia. Tanto di cappello per i personaggi disseminati nelle pagine dell’opera, veramente tanti ma ognuno unico nel suo piccolo, dall’amico gay Simone che sfonda a man bassa ogni stereotipo riconosciuto del genere e tutti gli affetti italiani che Lou a volte si dimentica di avere, alle conoscenza finlandesi a partire dalla gattina Katty, anche se ogni tanto, devo dire, l’ho trovata un pochino troppo petulante. Il protagonista maschile poi non è il solito palestrato, bel principe azzurro e sicuro di sè, che dispensa sorrisi ai feromoni qua e là, e nemmeno il tormentatissimo musone che sempre più spesso invade le trame dei nuovi Harmony. Vi è una persona sensibile e non molto espansiva, dall’animo gentile e paziente e decisamente tanto, tanto dolce con la sua amata. Essenzialmente è una storia d’amore, come negarlo, ma ha molti e saldi baluardi che la elevano al di sopra della maggior parte di queste; non è semplice separarsi da un passato doloroso, cancellarlo con un bel colpo di gomma e via, vederlo cadere dal banco sotto forma di trucioli morbidi per precipitare sul pavimento. E questo l’autrice lo sottolinea molto bene visto che Lou rischia di rovinarsi il presente rimanendo ancorata a qualcosa che non c’è più e alla paura di poter provare di nuovo sulle guance le roventi lacrime della delusione sentimentale. Ad alto impatto emotivo, questa tenera e introspettiva narrazione conquisterà gli amanti degli occhi a cuoricino e conto già sulle dita le donne che cadranno ai piedi di Vilhelmi proponendolo come Miglior Protagonista Maschile per i “Romanzo Rosa Awards 2018”. Tenete solamente conto della lunghezza della storia, perchè una volta iniziato un libro non si può lasciare a metà, soprattutto uno così bello come questo, così carico di sentimenti e passione. Buona lettura!
Voto:3.5/5