Recensione “Maschere e figure” di Paolo Ruffilli

Questo repertorio intende esplorare i tipi fondamentali che il lettore incontra nei suoi romanzi e racconti preferiti: il pigro, il libertino, l’ipocrita, l’ingenuo, il bello, la donna fatale, il malvagio, il vanitoso, l’androgino. Sono l’evoluzione di quelle “maschere” che rappresentano una condizione in qualche modo primitiva, alle origini dell’avventura letteraria e a sviluppo di quello che all’inizio era l’impiego teatrale per l’individuazione schematica di dati caratteriali e fisici. Fin dagli albori si sono andati così profilando nella narrazione delle storie, compresi quelli che sembrerebbero più “moderni” come l’androgino e la donna fatale. L’indagine si riferisce allo sviluppo della vicenda letteraria fino alla prima metà del Novecento, non oltre e non fino alla letteratura strettamente contemporanea. I testi di cui si parla (racconti, romanzi, poesie, drammi, commedie) possono avere diversa importanza dal punto di vista letterario, ma al lettore sarà subito evidente che l’attenzione va soprattutto alla grande letteratura di tutti i tempi, senza tuttavia trascurare certi sorprendenti tipi di personaggi che risaltano come tutt’altro che marginali anche nelle opere minori.

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Titolo: Maschere e figure
Autore: Paolo Ruffilli
Editore: Il ramo e la foglia edizioni
Genere: Saggio
Data pubblicazione: 29 Settembre 2023
Voto: 5/5

Classificazione: 5 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di un saggio appena pubblicato dalla casa editrice Il Ramo e la foglia: “Le Maschere e figure” di Paolo Ruffilli.

Per chi mi segue da tempo saprà che ho alle spalle un bagaglio di studi sia umanistici che scientifici. Nello specifico, avendo studiato anche in conservatorio, ho avuto modo di studiare letteratura dall’antica Grecia ai giorni nostri. Proprio per questo motivo, ho subito accettato con felicità la possibilità di leggere questo saggio.

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Il Pigro, Il Libertino, l’Ipocrita, l’Ingenuo, il Bello, la Donna Fatale, il Malvagio, il Vanitoso, l’Androgino. Il testo è pensato come una guida alla lettura o alla rilettura di un’opera letteraria, o di un corpus di opere, attraverso determinati personaggi, protagonisti o comparse importanti. L’obiettivo è quello di offrire al lettore una prospettiva inedita sull’opera, focalizzandosi sulle figure che la abitano. L’approccio è quello di considerare i personaggi come “presenze” suggestive e coinvolgenti o respingenti. Questo significa che il testo non si limiterà a fornire una descrizione oggettiva dei personaggi, ma cercherà di catturarne la forza emotiva e il significato simbolico. Il testo infatti non intende fornire una critica letteraria propriamente detta. Tuttavia, non mancheranno le notazioni critiche sul valore e sulla qualità delle pagine richiamate attraverso i personaggi che le abitano.

Il testo si propone di analizzare i personaggi di opere letterarie di diversa importanza, dalla grande letteratura di tutti i tempi alle opere minori (racconti, romanzi, poesie, drammi, commedie). L’attenzione si concentra soprattutto sui personaggi suggestivi e coinvolgenti, anche se non necessariamente protagonisti. In questo senso, il testo si propone di offrire una lettura inedita delle opere letterarie, che metta in luce la forza emotiva e il significato simbolico dei personaggi.

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Indipendentemente dalla loro importanza letteraria, questi personaggi sono tutti capaci di suscitare un’emozione forte nel lettore. Sono personaggi che ci toccano nel profondo, che ci fanno riflettere sulla vita, sull’amore, sulla morte. L’analisi di questi personaggi può aiutarci a comprendere meglio le opere letterarie, ma anche noi stessi.

Ho apprezzato il saggio come fonte di ispirazione vasta e poliedrica. Leggendolo mi sono arrivate sotto gli occhi moltissime idee per sviluppare e scrivere un’ipotetica Tesi di laurea in un prossimo futuro. Non mancherò quindi di tenere il volume nel mio angolo storico/letterario/operistico per averlo a portata di mano qualora mi dovesse servire. Inoltre oltre ai riferimenti letterari non mancano nemmeno quello operistici, caratteristica che ho apprezzato moltissimo.

Voto 5/5

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Paolo Ruffilli è nato nel 1949. Ha pubblicato di poesia: Piccola colazione (Garzanti, 1987, American Poetry Prize); Diario di Normandia (Amadeus, 1990); Camera oscura (Garzanti, 1992); Nuvole (con foto di F. Roiter; Vianello Libri, 1995); La gioia e il lutto (Marsilio, 2001, Prix Européen); Le stanze del cielo (Marsilio, 2008); Affari di cuo- re (Einaudi, 2011); Natura morta (Nino Aragno Editore, 2012, Poetry-Philosophy Award); Variazioni sul tema (Aragno, 2014, Premio Viareggio Giuria); Le cose del mondo (Mondadori, 2020). Di narrativa: Preparativi per la partenza (Marsilio, 2003); Un’altra vita (Fazi, 2010); L’isola e il sogno (Fazi, 2011). Sul web: http://www.paoloruffilli.it

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