Recensione “Le due metà di Yvette” di Mauro Drago

Yvette è una giovane donna francese che vive a Bordeaux e vuole diventare una commercialista. Sin da bambina ha la passione per l’archeologia e, durante un suo viaggio in Italia si ritroverà a lavorare in uno scavo a Ercolano, paese situato vicino ai famosi scavi di Pompei della città di Napoli. All’interno dello scavo, ritroveranno un portale che fu costruito da Efesto, su richiesta di Dioniso e, sembra che, quest’oggetto abbia un potere particolare: dividere le anime e i corpi. Nel momento in cui si troverà a stretto contatto con il portale le accadrà qualcosa di strano. Riuscirà Yvette con la sua tenacia e il suo essere forte a superare l’ardua prova che la vita le ha riservato?

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Titolo: Le due metà di Yvette
Autore: Mauro Drago
Editore: Indipendente
Genere: Narrativa Contemporanea
Data pubblicazione: 21 Gennaio 2023
Voto: 5/5

Classificazione: 5 su 5.

Cartaceo -> 10€ | Ebook -> 4,99€

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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di un libro arrivatomi direttamente dall’Autore Mauro Drago “Le due metà di Yvette”. In questo splendido volume la mitologia greca arricchisce di sfumature ogni pagina e nonostante io non abbia fatto studi classici, la scrittura dell’autore non mi ha per nulla messa in difficoltà a riguardo, anzi. Mauro Drago ha infatti saputo spiegare anche ad una novellina come me i temi trattati e come la trama si intersechi con la mitologia greca.

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Facciamo però un passo indietro, la protagonista, come si può appurare dal titolo si chiama Yvette. una giovane universitaria francese che sta completando i suoi studi in economia e spera in un prossimo futuro di aprire uno studio da commercialista. Le è però possibile inserire nel piano di studi una materia alquanto lontana dall’economia come l’Archeologia, sua grande passione. Sarà proprio grazie a quest’ultimo corso che avrà la possibilità di passare l’estate a Ercolano e partecipare in prima persona ad uno scavo.

Durante gli scavi lei e la squadra rinvengono e portano alla luce quello che sembra un grande arco scolpito. I fondi però terminano e il progetto non viene rinnovato, lo scavo interrotto e la scoperta abbandonata fino alla prossima campagna di ricerca. Yvette non si perde l’animo e decide nell’ultima serata in Italia di andare a salutare l’arco e proprio qui scopre un’iscrizione che non aveva mai visto prima, la legge e improvvisamente attorno a lei buio.

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Come avrete ben intuito, da questo momento in poi non vi parlerò di ciò che avverrà ad Yvette dopo aver rinvenuto la misteriosa iscrizione, se lo facessi vi rovinerei la lettura che vi consiglio di fare al più presto.

Passiamo ora alle sensazioni che il testo mi ha lasciata. Il primo pensiero che mi è passato per la testa dopo poco aver letto un paio di capitoli è stato “veramente un bel libro” e così è stato. L’autore infatti mi ha immediatamente rapita con la sua scritta e con Yvette. Una giovane donna senza grilli per la testa, con una passione e dedizione continua al lavoro e a chi la circonda. La classica brava ragazza che si concede una piccola parentesi estiva vivendo un’esperienza al di fuori della propria zona di confort, lontana da tutto e da tutti. Lo fa mettendosi in gioco e facendo un passo nel buio. Ciò che immaginava avrebbe vissuto non è nemmeno lontanamente paragonabile all’esperienza che porterà nella memoria.

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Il dualismo di Yvette che l’autore sviluppa da un certo punto in poi arricchisce inoltre di sfaccettature caratteriali la vicenda ma non solo. Yvette infatti si spingerà oltre e completamente al di fuori del suo essere consueto, facendo prevalere l’irrazionale e permettendo al lettore di comprendere come in ognuno di noi non vi sia solo il bene o il male, il bianco o il nero, ma sia tutto un equilibrio che sta solo a noi rendere tale. Decidiamo infatti noi in prima persona, tramite le nostre decisioni cosa essere, chi essere e quali obiettivi perseguire. La vita alle volte si mette di mezzo, ovviamente fare programmi ha comunque un limite, ma il libero arbitrio rimane a noi e a noi soltanto. Non posso quindi che dire di aver apprezzato questa doppia sfaccettatura del personaggio principale.

L’autore ha raccolta tra le sue mani miti greci molto antichi e conosciuti e li ha fatti diventare realtà ai giorni nostri. Un’eterna lotta tra ragione e sentimento, un binomio in continua contrapposizione. Non si può vivere solo di ragione, come non si può vivere solo di emozioni ed Yvette lo sa bene….

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Lettura super consigliata a tutti coloro che non vedono l’ora di leggere un libro ben scritto, per nulla banale o scontato, con una piccola parte che richiama il genere Retelling. Il cui resto della vicenda invece rappresenta una grande avventura ai giorni nostri per ritrovare se stessi e un equilibrio spezzato.

Voto 5/5

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