Recensione “Sangue sulla croce” di Francesco Bonvicini

Francesco Bonvicini torna con il nuovo capitolo della sua saga poliziesca ambientata tra le strade di Colonia: Sangue sulla Croce, edito come sempre da Pegasus. Questa volta, il sempre presente commissario di polizia Alois Liebermann e la sua squadra dovranno sbrogliare un caso che ha improvvisamente inondato di sangue la casa del Signore. L’assassinio di una suora darà inizio alle indagini – ma anche al ritrovamento di nuovi morti – riportando a galla una vecchia quanto sporca faccenda avvenuta in Sudamerica, che avrebbe coinvolto alcune figure della chiesa di Colonia. 

Il Blog di Eleonora Marsella
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Titolo: Sangue sulla croce
Autore: Francesco Bonvicini
Editore: Pegasus Edition
Genere: Giallo, Thriller, Poliziesco
Data pubblicazione: 15 Ottobre 2021
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.

Cartaceo -> 14€

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Recensione

Ben tornati a tutti lettori oggi torno a scrivere per parlarvi di un giallo/thriller, poliziesco come quelli che piacciono a me. L’autore Francesco Bonvicini torna a scrivere del commissario Alois Liebermann, protagonista della serie “Sangue su Colonia” con il quinto volume “Sangue sulla croce“, anch’esso edito da Pegasus.

Il Cardinale Hermann Reuter, arcivescovo di Colonia, è in visita a La Valletta, la capitale di Malta per incontrare dei colleghi, improvvisamente però un uomo misterioso che si definisce ateo, lo avvicina e gli consegna una lettera.

Liebermann faticava a vincere i morsi dello stomaco, ma parimenti non riusciva a capacitarsi di quanto aveva letto. E non era che l’inizio! Certo, era perfettamente consapevole, come Feuerbach aveva cinicamente osservato, che l’amore non cresceva sugli alberi; ma quello non era odio, disprezzo, perché anche in essi esisteva una sorta di attrazione e di rispetto

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Contemporaneamente a Colonia, due strani ed inquietanti accadimenti sconvolgono la città ed in particolare le autorità ecclesiastiche: una suora è stata barbaramente stuprata e assassinata nella Rathausplatz, mentre un sacerdote viene ritrovato morto, sgozzato nel confessionale della cappella del Sankt Antonius Krankenhaus. Delle indagini si occuperà la prima Squadra della Sezione 1, l’ex Terza Squadra Omicidi, a cui nel frattempo si sono uniti poliziotti esterni provenienti da altre squadre disgregate a causa di una revisione strutturale interna.

Il commissario è estremamente legato all’ecclesiastico che per lui rappresenta una figura paterna essendo stato cresciuto dalle suore all’interno di un monastero. Il commissario è un uomo estremamente riservato e ancora adesso sono pochi i colleghi a conoscere il suo passato di orfano. Tiene molto all’Arcivescovo e se ne preoccupa soprattutto per l’età che inizia ad avanzare in particolar modo lo notiamo nei primi capitoli quando quest’ultimo ha un improvviso mancamento dopo aver visto un viso a lui familiare alla televisione. Che sia un possibile legame tra i barbari omicidi e la lettera?

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Ammetto di aver capito immediatamente chi fosse il destinatario della lettera misteriosa. Questo però ha fatto sì che ci fosse un pizzico di curiosità in più che mi ha portata a capire quanto la storia avesse tutta una serie di piani sotterranei che sarebbero poi sbucati e avrebbero trovato la luce solamente molto più avanti nella narrazione.

Il primo complimento all’autore da parte mia va per la capacità che ha avuto di inserire citazioni musicali che sono come dei piccoli camei aggiunti con eleganza e garbo oltre che cognizione di causa. Essendo una musicista ho apprezzato tantissimo, inoltre il melodramma non manca e da laureata in canto lirico non posso che ringraziare. Secondo complimento che faccio all’autore è la capacità che ha avuto di inserire caratteristiche dell’animo umano come se avesse tra le mani una tavolozza di un pittore ricca di immense sfumature di colore. I poliziotti come gli ecclesiastici sono descritti con le loro peculiarità e difetti, pregi e punti deboli.

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Un Giallo poliziesco che ho apprezzato tantissimo, inoltre avendo una base di tedesco ho potuto cogliere meglio anche le sottigliezze di un certo tipo di terminologia germanica che l’autore ha usato per contestualizzare meglio il testo. Come ultima cosa aggiungo che, riuscire a spostare una parte di storia oltre oceano e in particolare in Sud America ha sicuramente reso il lavoro dell’autore molto più difficile ma ha reso la storia ancora più accattivante agli occhi del lettore. Un nuovo autore che si aggiunge alla mia lista di nuove scoperte. Assolutamente consigliato.

Voto 4/5

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