Costretto a rimanere sulla soffocante isola caraibica di Saint-Marie, l’ispettore Richard Poole sogna venti freddi, un tempo piovigginoso e una pinta nel suo pub a Londra. Proprio quando realizza che ormai ne ha abbastanza, un misterioso vagabondo viene trovato morto nel terreno della storica piantagione della famiglia Beaumont. Subito si pensa a un suicidio, ma il detective Poole non ne è così convinto ed è quindi determinato a provare il contrario: non gli interessa che le uniche impronte sull’arma del delitto appartengano alla vittima o che la stanza fosse chiusa dall’interno. In poco tempo, infatti, la morte bussa due volte e compare una seconda vittima. La caccia è aperta per risolvere il caso, nonostante i migliori sforzi dell’enigmatica famiglia Beaumont…
Titolo: La morte bussa due volte – Delitti in Paradiso Vol. 3
Autore: Robert Thorogood
Editore: Fanucci – Time Crime
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 29 Luglio 2022
Voto: 4.5/5
Cartaceo -> 12,90€ | Ebook -> 7,99€
Recensione
Ben tornati lettori, oggi vi parlo di un giallo con ambientazione super estiva. Sto parlando del terzo volume della serie Delitti in Paradiso di Robert Thorogood, gentilmente inviatomi dalla casa editrice Fanucci per TimeCrime.
Il Detective Richard Poole è costretto a rimanere nell’isola caraibica di Saint-Marie con i suoi completi invernali di lana che lo fanno sembrare ancora adesso un pesce fuor d’acqua. Il racconto si apre con i suoi sottoposti che cercano di convincerlo ad indossare abiti più consoni alle temperature caraibiche dell’isola. Richard rimane irremovibile nonostante il rivolo di sudore che gli scorre sul viso. Il completo scuro è la sua firma e di cerco non lo abbandonerà per colpa delle temperature caraibiche. Per non parlare delle scarpe laccate a completare l’outfit ma questa è un’altra storia…
Il capo della polizia di Saint-Marie ha un nuovo caso per la sua squadra, un venditore abusivo di liquore di contrabbando che cerca di vendere ai turisti per tutta l’isola. Il detective Poole è suo malgrado chiamato ad indagare ma per sua fortuna poco dopo gli arriverà tra le mani un caso degno di questo nome.
Un uomo misterioso, viene trovato morto in un ex essiccatoio ora convertito a doccia, all’interno della proprietà della famiglia Beaumont. La famiglia è la più ricca dell’isola e possiede un’azienda che produce caffè di alta qualità, inizialmente trasferiti sull’isola dall’Inghilterra importando con loro anche lo schiavismo, hanno poi dato lavoro a molta gente sull’isola ma ormai questo è solo un lontano ricordo. Tutto il lavoro, o quasi è ormai nelle mani della sola famiglia, la produzione è quindi diminuita drasticamente e la proprietà è allo sbando. I coniugi Beaumont hanno tre figli, la maggiore Lucy, di 32 anni, è colei che porta la polizia nella proprietà perché insospettita da un uomo che appare e scompare e che sembra controllarla di nascosto. Lo stesso uomo trovato morto poco dopo nell’ex essiccatoio.
Lucy ha due fratelli, Tom laureato in Agraria all’università di Miami e interessato a risollevare le sorti dell’attività di famiglia e Michael nei diplomato e Eton con pessimi voti e in attesa di trovare il proprio posto nel mondo. Chi è l’uomo misterioso? Nessuno della famiglia sembra conoscerlo e per di più viene rinvenuto cadavere nella doccia chiusa dall’interno. Il suo sembra un suicidio organizzato per insabbiare un omicidio. Il detective Poole fin da subito è convinto di questa linea di pensiero e porta la squadra ad indagare subito in quella direzione. Purtroppo però sull’isola mancano le attrezzature e il personale per un’indagine di omicidio e la squadra si dovrà rifare in tutto e per tutto alle vicine isole, più grandi e più fornite. I tempi si allungheranno notevolmente prima di ottenere informazioni dalle prove raccolte ma nel frattempo i poliziotti non staranno con le mani in mano.
La famiglia Beaumont ha infatti molti segreti e ognuno di loro, singolarmente, uno alla volta verrà portato a galla dagli investigatori. Segreti celati anche a diversi componenti della famiglia a rotazione.
Volendo io evitare di fare spoiler e rovinarvi quindi la lettura, purtroppo devo terminare qui la parte in cui vi racconto di aneddoti o stralci di trama per richiamare il vostro interesse nella vicenda. Sappiate però, che la quantità di segreti, sotterfugi, finte verità, interrogatori e rettifiche da parte di TUTTI i componenti della storica famiglia dell’isola, sono talmente tanti, da rendere la lettura un continuo viaggio sulle montagne russe. Un movimento continuo ma non costante, che rende il flusso narrativo non prevedibile. Inoltre il finale, in cui il Detective Poole analizza e porta alla luce la verità, è un finale non “diretto”, non viene infatti presentata al lettore la vicenda per concludere il libro. Ma viene anche qui svelata, una piccola parte di verità poco alla volta, facendo credere al lettori di trovarsi di fronte alla risoluzione della vicenda, quando in realtà ancora e ancora quella era solo uno spiraglio lasciato libero che ogni volta scopriva un angolo diverso dell’avvenimento. Come un fiore, il cui nucleo è protetto dai petali e nonostante questi vengano tolti partendo dall’esterno, solamente raggiungendo il raggio finale, la vicenda vedrà la luce del sole.
Voto 4.5/5
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