“Machete” (2010) di Robert Rodriguez e Ethan Maniquis

Con Machete siamo di fronte ad un film che va guardato con un certo occhio. La tamarraggine è una sua costante. Aspettatevi dialoghi esaltati e sequenze action al limite dell’assurdo. Ma anche una trama politica ancora attuale che vede messicani, americani e il confine che ci sta in mezzo.

In America è periodo di elezioni. Il candidato favorito è il senatore McLaughlin (De Niro), conservatore e antimessicano. Machete, che viene dalla morte della figlia e della moglie per mano del boss criminale Torrez (Steven Seagal), viene assoldato dal braccio destro del senatore per ucciderlo durante un suo comizio. Le cose non andranno come ci si aspetta e si entrerà sempre di più in un intrigo politico e in un vortice di sangue e colpi di machete, l’arma rigorosamente preferita dal protagonista.

L’idea per la storia nasce da “Grindhouse”, film di Tarantino e dello stesso Robert Rodriguez dove viene mandato in onda un trailer di un film fittizio, appunto “Machete”. Il film è leggerissimo se vedere spruzzate di sangue ci diverte più che darci fastidio, e la trama politica non va indubbiamente ad appesantire la narrazione ma fa da sfondo ben costruito e significativo. In realtà niente viene preso sul serio, difatti c’è anche molta ironia. La commedia sta anche nello splatter stesso. Nel film ci sono più antagonisti che personaggi. Americani fascisti e conservatori che per loro natura non possono far altro che tirare fuori il peggio di se arrivando anche a mettersi uno contro l’altro.

Il cast è molto vasto e ricco di nomi di discreta fama. Danny Trejo nel ruolo di Machete è indubbiamente perfetto e convincentissimo. Vedere De Niro nel ruolo del senatore in un film così poco serio è divertente, e anche lui si vede che si diverte regalando un’interpretazione ovviamente ottima. Michelle Rodriguez è nel suo ruolo di cazzuta come è sempre stata. Anche Steven Seagal, ben gestito dalla regia, riesce ad avere una buona interpretazione seppur molto statica. Jessica Alba invece, lo stesso anno, vince quattro volte il premio per la peggior attrice non protagonista, di cui uno per Machete, appunto. Così giusto per essere coerente. Visivamente invece il film si presenta con luci gialle e colori vividi, sia un po’ per l’atmosfera messicana sia perché nell’action il contrasto valorizza le sequenze action e il sangue fa più effetto. Gli effetti speciali tamarri sono un po’ invecchiati, ma per un film del genere non si pretende niente di più, visto che visivamente è comunque molto apprezzabile. La visione quindi diverte e lo fa anche attraverso una storia politica senza essere troppo scemo ma addirittura intelligente anche se tamarro. Il risultato è un grandioso film di intrattenimento che infatti, non poteva far altro che diventare cult. Consiglio di guardarlo in compagnia, che diverte il doppio.

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    ho visto il film e…
    mi sono sempre chiesto: machete si chiama così per casualità o è zio machete di spy kids?

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    1. Leonardo Loffredo ha detto:

      Certo che è lui!

      Piace a 1 persona

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