“E’ un libro che vorrei consigliare a tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. La prima musa di Sacks è la meraviglia per la molteplicità dell’universo.” (Pietro Citati)

Autore: Oliver Sacks
Editore: Adelphi
Genere: Saggio
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2011
Voto: 4/5
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Recensione
Non giudicare un libro dalla copertina ma giudicalo dal titolo! Lo presi e scoprii che il suo autore era un famoso neurologo inglese attivo nella seconda metà del secolo scorso. Poteva essere un saggio estremamente troppo tecnico? Assolutamente no, infatti è più simile ad un’opera tragicomica che ad un saggio medico. La narrazione si divide sì in diversi casi riguardanti alcuni pazienti dell’autore stesso, persone con disturbi neurologici o perlopiù disfunzioni della percezione, ma invece di affrontare l’argomento in maniera classica, Sacks mette da parte la convenzionalità professionale e se ne esce con un lavoro semplice e a tratti buffissimo. Fa il romanziere: spiega il necessario, diverte e appassiona! Alcune delle cure applicate sembrano chicche di una genialità artistica piuttosto che ferme soluzioni mediche. Ogni analisi dei disturbi, riuscì addirittura scaturirmi un interesse tale da spingermi a documentarmi più approfonditamente. Nello svolgimento, un approccio sia clinico che filosofico è sempre la via attraverso la quale i pazienti imparano a conoscere, affrontare e infine convivere con la loro malattia. Fa sorridere, riflettere, piangere e quasi lascia lo stesso inconfondibile retrogusto della buon vecchia commedia all’italiana di Sordi e compagni.
“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” quindi, non solo è un’opera capace di spaziare su diversi aspetti della vita e rimanere stabile, ma anche un chiaro esempio di come la forma, il gusto e l’estro di un artista, riescono addirittura a fare cornice ad un saggio neurologico e renderlo appetibile a tutti. Fossero stati così i libri di scuola…