Recensione “I fantasmi di Ekaterinburg. 1918-2018 cento anni di misteri intorno all’uccisione dell’ultimo Zar e della sua famiglia” di Barbara Mori

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Titolo: I fantasmi di Ekaterinburg. 1918-2018 cento anni di misteri intorno all’uccisione dell’ultimo Zar e della sua famiglia

Autore:Barbara Mori

Editore: La Bancarella – Piombino

Genere: Saggio

Data pubblicazione: 30 Novembre 2018

Voto: 5+/5

Cartaceo-> 18€


Sinossi

Uno spettro si aggira per la Russia. Nicola II, l’ultimo zar assassinato dai bolscevichi nel luglio del 1918 e condannato in epoca sovietica alla damnatio memoriae, negli ultimi anni si è preso la sua rivincita postuma riemergendo prepotentemente dall’oblio. Spesso la Storia scritta dai vincitori genera luoghi comuni difficili da sfatare. Per decenni la vicenda dell’ultimo zar di Russia ha appassionato il mondo intero per i suoi caratteri romanzeschi, una trama che sembra scritta apposta per un poema epico, o meglio, per una tragedia greca che non poteva non appassionare generazioni di persone. Dopo un secolo di misteri, tra cadaveri mancanti e leggende di sopravvissuti, oggi c’è una grande esigenza di verità intorno a questo monarca al quale è stato riconosciuto lo status di vittima del comunismo. Massacrando i Romanov il Bolscevismo ha creato dei martiri la cui memoria vivrà in eterno. L’autrice ripercorre gli eventi di quegli ultimi mesi anche dal punto di vista dei cosiddetti “servitori fedeli” del deposto zar, di estrazione e nazionalità diverse, basandosi su diari, lettere e testimonianze di chi è riuscito a sopravvivere alla rivoluzione e alla guerra civile.

Recensione

Un saggio che ha saputo colpire nel profondo, lasciandomi con una sensazione di vuoto alla fine della lettura. Non si tratta semplicemente di una relazione di fatti storici riguardanti gli ultimi periodi di vita della famiglia reale russa, assolutamente no, qui ci troviamo di fronte alla narrazione attraverso testimonianze e documentazioni di ciò che nei libri di storia non viene raccontato. Quello che studiamo a scuola riguardante la famiglia Romanov è molto lontano dal libro. Ci viene infatti spiegato della rivoluzione e di uno Zar che non è stato in grado di prendere le redini nel suo paese e che ha seguito cattivi consiglieri, come ad esempio Rasputin, che stregò la mente della sovrana . Tutto ciò è vero, ma la realtà è molto più ampia e complessa. Per molto tempo lo Zar è stato dipinto come un personaggio negativo, ma ciò che scaturisce da questo testo e quanto il sovrano fosse impreparato al ruolo e totalmente inadatto. Inoltre la famiglia era molto lontana dagli sfarzi della corte russa e viveva in maniera isolata da quest’ultima, con una quotidianità molto meno sfarzosa. E’ a causa di questo distacco, che attorno alla famiglia reale nacquero dicerie di ogni genere.

Ciò che è stato fatto alla famiglia Romanov è umanamente inconcepibile nei confronti di qualsiasi essere umano, quando puoi ci viene presentato il contesto in cui ciò viene fatto non possiamo che rimanere ulteriormente allibiti e schifati da quanto la cattiveria umana possa essere profonda nei confronti dei proprio simili. Inoltre ciò che mi ha lasciata notevolmente interdetta, è stato il quasi totale silenzio delle case regnanti dell’epoca (ricordiamoci che la Zarina era nipote della Regina Vittoria e come tale era imparentata per linea diretta con la maggior parte delle case reali d’Europa), nei confronti di una famiglia che non venne mai sottoposta ad un processo. Nei rari casi in cui degli individui cercarono di portare aiuto, ciò venne insabbiato e/o ostacolato. Inoltre finalmente, non viene celato che i domestici e/o dame di compagnia che deciserono di seguire la famiglia, accettarono volontariamente il medesimo destino.

Quello che mi ha fatto contorcere lo stomaco, è la sorte dei cadaveri e come tali siano stati trattati. Non specifico altro, perché il solo pensiero porta ad un malessere interiore ad una qualsiasi anima sensibile ed empatica, sappiate solo che per la famiglia non ci fu pace nemmeno da morti.

Passando all’autrice non posso che farle i complimenti, perché il lavoro da lei svolto, ha come fonti testi di rilievo, che ci presentano un range molto ampio che comprende sia il nucleo della famiglia e si allarga fino al seguito di chi ne ha condiviso il destino. Inoltre è stato bello leggere i nomi di coloro che hanno provato in tutti i modi ad aiutare o di chi, anche dopo i tragici fatti cercò in tutti i modi di portare a galla la verità. Ne consegue che i complimenti siano d’obbligo, in quanto tutto ciò rende onore ad una realtà celata per troppo tempo. Consiglierei la lettura a gruppi di classi superiori, perché la storia come ci viene presentata nei libri scolastici è troppo lontana da noi, ma se contestualizzata, come in questo caso, non può che portarci a capire quali errori l’umanità dovrebbe cercare di non commettere più.

Testo consigliatissimo voto 5+/5

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