Titolo: Nome in codice Sior T.
Serie: Il Raccattastorie
Autore: Andrea Storti
Editore: Dri Editore
Genere: Narrativa per ragazzi
Data pubblicazione: 30 Settembre 2014
Voto: 4/5
Sinossi
Teo ha dodici anni, vive a Venezia, frequenta la seconda media e gli piace giocare con la Playstation ma non è un ragazzo come gli altri. Lui nasconde un potere speciale.Toccando gli oggetti che lo zio Leone gli porta, infatti, riesce a viaggiare indietro nel tempo e a vivere mirabolanti avventure.
Dopo l’ennesima visita al passato, però, Teo recupera un oggetto che non doveva essere trovato: la Saltatempo e questo provoca il finimondo.
In breve, zio Leone scompare e due tizi strani che dicono di appartenere all’ordine dei Guardiani del Passato gli piombano in camera accusandolo di aver aiutato un terribile criminale.
Venezia e la storia così come la conosciamo sono in tremendo pericolo. Per salvare la città e rimettere le cose a posto bisognerà affrontare l’avventura più difficile di sempre.
Recensione
Leggendo questa favola incredibilmente istruttiva mi sono ritrovata a riflettere su quanta cultura sapesse veicolare l’autore in modo così simpatico e leggero, spensierato quasi. La storia, ambientata a Venezia e non solo, narra le avventure di un bambino che all’apparenza non ha nulla di differente dai suoi tanti coetanei: trascura i compiti per la playstation, gli piace stare con gli amici ed è molto curioso. Ma nasconde una peculiarità speciale che lo distingue nella massa. Di fatti il giovane Teo sa viaggiare nel passato; tutto questo è possibile soltanto con il solo tocco della mano su un oggetto molto importante per chi lo possedeva, ed ecco che puff! Trasportato anni e anni addietro, nei luoghi più affascinanti che ci siano e a contatto con personaggi sempre intriganti, spesso famosi. Lo zio Leone è l’unico a conoscenza del suo segreto ed è proprio lui a fornirgli tutti gli artefatti che gli permettono il balzo temporale. Ma questo strambo personaggio non è chi dice di essere: spinto a recuperare un cimelio sotto richiesta del parente, Teo si trova invischiato in un affare per nulla piacevole. Il Signor J e Mademoiselle K, due Guardiani del Tempo, appaiono nella sua camera e, soprattutto la prima, lo rimbrottano per il suo comportamento scellerato. Difatti a parer loro ha aiutato a fuggire uno dei più ricercati criminali del tempo, cosa che potrebbe avere delle conseguenze disastrose. In compagnia di questi eccezionali individui affronta un’avventura dopo l’altra, alla ricerca del manigoldo e alla scoperta dei luoghi più emozionanti di Venezia e di molti suoi abitanti rinomati. Con un inevitabile lieto fine, il racconto si conclude lasciando intendere la possibilità di un seguito, che sarebbe da me molto ben voluto.
La narrazione scorre veloce e alla portata dei più giovani, ai quali è indirizzata l’opera. Scorrazzare per le vie di Venezia e all’interno dei monumenti più preziosi, tanto per citarne uno la Biblioteca Marciana, é dilettevole e a tratti esilarante grazie alla comicità dei personaggi, sopra tutti K. Figure degne di nota come Aldo Manuzio vengono trasportate in un contesto fresco e storicamente esatto, dando la possibilità a chi legge di inquadrare i vari nomi nelle giuste epoche di riferimento. Nel complesso è un libro molto gradevole alla lettura e decisamente istruttivo oltreché che divertente. Dalla sua consultazione molti ragazzi e bambini potrebbero scoprire posti presenti nel loro città che nemmeno immaginano e che racchiudono un patrimonio culturale veramente vasto. Lo consiglio vivamente, davvero un bel libricino!
Voto: 4/5