C’era una volta un padre che leggeva al figlio. C’era una volta qualcosa che aspettava nel buio.
Undici racconti dove l’orrore si nasconde nei luoghi più familiari: la camera di un bambino, le scale del condominio, il giardino dietro casa, la cantina che non apriamo mai.
Un padre legge una storia della buonanotte che diventa troppo reale. Un uomo viene rinchiuso in un gazebo murato con qualcosa che lo aspetta da quando era piccolo. Un prete si perde in un mondo che non dovrebbe esistere. Un microscopio rivela che dietro la materia c’è il niente. E in una cantina di provincia, quello che sembra un piccolo miracolo si trasforma nell’ultimo, fatale errore.
Titolo: C’era una volta l’incubo
Autore: Fabrizio Valenza
Editore: Indipendente
Genere: Raccolta di racconti, Horror
Data pubblicazione: 14 Ottobre 2025
Voto: 4/5
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Recensione
C’era una volta l’incubo è una raccolta di racconti misteriosi e orrorifici, che fanno appello ad alcune delle più grandi paure umane. L’autore ci mette in guardia fin dall’inizio: le sue sono storie inquietanti piene di ombre, cigolii e sussurri sinistri.
Valenza immerge fin da subito il suo pubblico in un’atmosfera perversamente innocente, in Fiaba dell’oscura notte, dove un padre legge al figlio lugubri poesie veramente ben scritte, in grado di suscitare brividi lungo la colonna vertebrale. Ho adorato il finale a sorpresa, tanto caro ad autori come King o R.L. Stein e che mi riporta alla mia adolescenza.
L’autore prosegue con altre impressionanti narrazioni che scagliano il lettore nel fondo dell’abisso. Ho particolarmente apprezzato Altro luogo, altra gente, che esacerba la paura dell’ignoto e del diverso dal punto di vista del Visitatore a contatto con popolazioni misteriose. In Attenti al cagnone! incontriamo un cane a dir poco…particolare.
In La bestia in cantina, i personaggi oltrepassano un limite invalicabile. Ne Il laboratorio dei fantasmi, invece, si parla di sparizioni, scienza e strani avvenimenti.
Nel complesso, ho apprezzato la raccolta di Valenza. Forse ancor più dei suoi romanzi, anch’essi intriganti e paurosi. Quasi tutte le narrazioni mi hanno intrattenuta e fatta divertire.
Con una penna incisiva e acuminata, l’autore traccia i contorni di storie dal contenuto spaventoso che ricalcano le paure che hanno tutti da bambini ma di cui, crescendo, ci si tende a dimenticare.
Voto: 4/5
