Benvenuti a Eris: un’isola con una sola casa, un solo abitante e una sola via d’uscita. Irraggiungibile dalla terraferma scozzese per dodici ore al giorno. Un tempo era la casa di Vanessa: una famosa artista il cui marito, notoriamente infedele, è scomparso vent’anni fa. Ora è la casa di Grace: un’anima solitaria, soddisfatta del proprio isolamento. Ma quando viene fatta una scioccante scoperta in una galleria d’arte a Londra, un visitatore si mette sulle sue tracce. E i segreti di Eris minacciano di emergere..
Titolo: L’ora blu – Non è il momento di stare da soli
Autori: Paula Hawkins
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data pubblicazione: 15 Ottobre 2024
Voto: 5/5
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Recensione
Di Paula Hawkins avevo già letto La ragazza del treno, senza sapere che era un bestseller. No, davvero, me lo sono trovato a casa e mi son detta: “Dai, un thriller ci sta”. E cappero se c’è stato.
Quando ho visto che la Hawkins era tornata con un nuovo libro, mi sono subito gasata. Adoro la sua scrittura, veloce e frenetica ma intrisa di una poeticità quasi lirica. Dunque, ho comprato L’ora blu consapevole che, molto probabilmente, mi sarebbe piaciuto molto. E così è stato, devo dire.
L’ora blu parla di un’artista deceduta di cancro e della sua misteriosa caregiver, amica o boh, nessuno lo ha veramente capito. Grace vive sola sull’isola di Eris, dove un tempo condivideva la casa con Vanessa, scultrice e pittrice schiva ma incredibilmente capace. La donna è morta da tempo e Grace si coccola nel suo ricordo, fin quando il secondo protagonista della storia, Backer, subentra nella sua vita. Perché? Te lo dico subito.
Una delle ultime opere di Vanessa, Division 2, è un assemblaggio di più materiale in astratto. Peccato che, a quanto pare, si scopre che un osso contenutovi è umano. Sarà mica proveniente dal cadavere di Julian, ex marito scomparso dell’artista? O il costato appartiene a uno dei tanti visitatori dell’isola di Eris, magari morto in un incidente sulla costa? Sia come sia, scattano le indagini e Backer, in società con il figlio di colui che possiede l’eredità artistica di Vanessa, deve scoprire come stanno le cose. Parte dunque per l’isola misteriosa, dove Grace lo accoglie con un distacco che si trasforma in garbo, quando si rende conto di quanto Backer sia legato all’arte della sua defunta amica (?).
Non vi dico di più, perché questo romanzo merita di essere letto. Mi è piaciuto tantissimo sia per l’abilità dell’autrice, che costruisce una trama eccitante e coinvolgente ambientata nel mondo chic delle mostre d’arte combinato con quello selvaggio e incontrastato delle isole in mezzo al mare, sia per la caratterizzazione di un cast di personaggi impeccabile.
Se ami la morale grigia, qui c’è pane per i tuoi denti! Tutti coloro che si muovono sullo sfondo di L’ora blu hanno un duplice atteggiamento che ti lascia sempre con il dubbio di come stiano veramente le cose. Chi è buono? Chi cattivo? Chi dice la verità? Chi mente?
Ti troverai a bombardarti di domande dall’inizio alla fine del libro. Ti porta a dubitare di ogni cosa, tenendoti in sospeso. Non sapevo se fidarmi di Grace e Backer, né di Vanessa o di Julian o di Sebastian, amico di Backer nonché ex promesso sposo della sua attuale moglie incinta, Helena.
Dal punto di vista sentimentale, nel romanzo compaiono triangoli, coppie palesi o nascoste, flirt momentanei e amori di una vita. Si parla anche di dipendenza affettiva e dell’incapacità di accettare il rifiuto, la morte, la solitudine. Della ricerca di libertà, della prerogativa dell’arte e di cosa rende veri professionisti in questo settore. Ma si tratta anche di gelosia, tradimento e inaffidabilità.
Leggi L’ora blu, fatti un favore. A mio parere, è anche meglio de La ragazza del treno!
Voto: 5/5
