Recensione “Lontano dalla luce” di Massimo Giachino

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Crodio, paesino situato ai piedi delle Alpi del Nord Italia, teatro della drammatica sparizione di tre bambine. Johnny Chad, affermato giornalista, viene inviato sul posto per scrivere un articolo al riguardo, ma in seguito ai primi colloqui con le famiglie colpite da questa tragedia, inizia a sospettare che qualcosa non torni. Un ruolo fondamentale lo avranno anche altri personaggi, che, loro malgrado, rimarranno coinvolti: Zagara, la giovane proprietaria del caffè locale, la burbera signora Matilde, proprietaria della locanda presso la quale alloggia Johnny e soprattutto il signor Damaschino, abbiente impresario e padre di una delle bambine scomparse. Antichi rancori mai sopiti, sospetti e intuizioni porteranno infine a scoprire la verità. O almeno parte di essa. Pur riuscendo a rimettere insieme tutte le tessere del puzzle, la sensazione che non tutti i dettagli siano venuti a galla si rivelerà una terribile certezza.

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Titolo: Lontano dalla luce
Autore: Massimo Giachino
Editore: Dialoghi Edizioni
Genere: Thriller
Data pubblicazione: 1 Ottobre 2023
Voto: 5+/5

Classificazione: 5 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a scrivere per parlarvi de “Lontano dalla luce” di Massimo Giachino, edito dalla casa editrice Dialoghi.

Sotto l’ombra delle Alpi del Nord Italia, il tranquillo borgo di Crodo si ritrova sconvolto dalla drammatica sparizione di tre bambine. Il giornalista Johnny Chad, inviato sul posto per scrivere un articolo, si immerge in un’atmosfera di dolore e sospetto. Le prime conversazioni con le famiglie lasciano trasparire crepe e segreti inaspettati. Zagara, la giovane proprietaria del caffè, offre un rifugio di conforto e confidenze, mentre la burbera signora Matilde, presso la cui locanda alloggia Johnny, custodisce un passato enigmatico.

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Un ruolo chiave lo assume il signor Damaschino, abbiente impresario e padre di una delle bambine scomparse. Il suo dolore si mescola a un’inquietante sensazione di rancore. Johnny, spinto dalla sua tenacia e intuito, scava a fondo, scontrandosi con ostacoli e depistaggi. Man mano che la verità si avvicina, emerge un quadro complesso di antichi rancori, relazioni ambigue e colpe sopite.

La scoperta finale, pur ricomponendo il puzzle, lascia un’amara sensazione di incompletezza. Non tutti i dettagli sono venuti a galla, un alone di mistero avvolge la tragedia, alimentando il dubbio che la vera natura degli eventi rimanga inafferrabile. Crodo diventa così uno scenario di ambiguità e inquietudine, dove la ricerca della verità si trasforma in un’incessante caccia ai fantasmi. Le vite dei personaggi si intrecciano in un thriller psicologico che lascia spazio a interpretazioni e domande senza risposta. Cosa si cela realmente dietro la scomparsa delle bambine? Quali segreti nascondono gli abitanti di Crodo? E fino a che punto Johnny Chad è disposto a spingersi per scoprire la verità?

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Un velo di terrore avvolge la piccola comunità. Tre bambine, di diversa età e provenienza sociale, spariscono nel nulla nel cuore della notte, strappate dalle loro camerette mentre i genitori dormono ignari nelle stanze attigue. Unico indizio: del fango, un capello biondo e un frammento di tessuto. Un anno dopo, l’angoscia attanaglia ancora le famiglie. Le bambine sembrano inghiottite dal nulla, nessuna traccia, nessuna risposta.

Un mistero inimmaginabile si dispiega, intrecciando destini e colpe in un thriller psicologico che cattura il lettore fino all’ultima pagina. Riuscirà la verità a portare giustizia? Oppure il male continuerà ad avvolgere la comunità in un’ombra di terrore?

Un racconto breve ma intenso, dove la suspense si mescola a una profonda introspezione dei personaggi. Un thriller che scava nell’animo umano, esplorando la fragilità della vita e la complessità delle relazioni. Un invito a riflettere sul male che si cela dietro le apparenze e sulla forza della speranza che, anche di fronte all’incomprensibile, non si arrende mai.

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Un thriller psicologico che scava a fondo nell’animo umano e che non si limita a raccontare una vicenda di cronaca nera. Il vero protagonista del libro è l’indifferenza.

L’indifferenza ha permesso che il male attecchisse e prosperasse. Ognuno dei paesani, con la sua apatia e il suo silenzio, ha contribuito alla tragedia. E, in un certo senso, ognuno di noi è complice quando scegliamo di voltarci dall’altra parte. L’autore ci invita a riflettere sulle nostre responsabilità individuali e collettive. Come possiamo permettere che l’indifferenza regni sovrana? Dobbiamo essere consapevoli che il male può prosperare solo se glielo permettiamo.

Il romanzo è un invito a scuoterci dal torpore e ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Solo così potremo creare un mondo in cui la compassione e la giustizia non siano solo parole vuote, ma principi reali che guidano le nostre scelte.

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Un finale potente e disturbante lascia il lettore con un senso di inquietudine e di speranza allo stesso tempo. Inquietudine per la consapevolezza del male che esiste nel mondo, speranza nella possibilità di cambiare le cose. Un libro che non lascia indifferenti. Un thriller che ci costringe a confrontarci con le nostre ombre e a interrogarci sul nostro ruolo nella società. Un’opera che ha il coraggio di affrontare un tema scomodo e scottante, con uno stile crudo e realistico che non lascia spazio a sentimentalismi. Un libro che ci fa riflettere, che ci turba, che ci scuote. Un libro che non si dimentica facilmente.

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