Recensione “Spartaco, Re per una notte” di Sergio Galeazzo

Nel 74 a.C. Roma è governata da una oligarchia composta da patrizi che gestiscono il potere politico e militare. Solo i ricchi possono accedere alle cariche pubbliche e la plebe è esclusa da ogni rappresentanza in Senato. In seguito a una rivolta Spartaco fugge dalla scuola gladiatoria di Capua insieme a un manipolo di schiavi gladiatori. Il suo progetto è tornare in Tracia, la terra d’origine, ma i concetti di forza e libertà che esprimono le sue gesta attirano un vero e proprio esercito di schiavi in rivolta. Roma cerca di ristabilire l’ordine e da qui l’autore si chiede: se anziché essere sconfitto Spartaco avesse vinto la guerra contro gli oppressori romani, sarebbe rimasto fedele ai suoi ideali oppure avrebbe ceduto al fascino del potere? Realtà storica e fantasia si fondono in una libera ricostruzione per rappresentare l’eterno conflitto tra bene e male, giustizia e tirannia, libertà e oppressione.

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Titolo: Spartaco, Re per una notte
Autore: Sergio Galeazzo
Editore: Millebattute editore
Genere: Romanzo storico
Data pubblicazione: 3 Febbraio 2022
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.

Cartaceo – > 9,99€ | Ebook Gratuito

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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi vi parlo di un romanzo storico. Anche in questo caso continua la collaborazione con Mille Battute Edizioni grazie all’autore Sergio Galeazzo che mi ha gentilmente contatta per sottopormi il suo romanzo “Spartaco, Re per una notte“. Chi mi segue da anni, come alcune di voi fanno, ormai saprà il mio amore viscerale per la storia, come potevo esimermi quindi dalla letture? Mi ci sono fiondata.

Spartaco, Re per una notte, rappresenta uno spartiacque per me, in quanto è stato l’ultimo romanzo letto nel 2022. Un confine quindi che è figurazione emotiva del vecchio che muta in un nuovo. Trovo che il testo di Galeazzo per puro caso, sia stata una scelta (o non scelta, non trovate che siano i libri a chiamarvi?) perfetta, caduta a fagiolo come si suol dire. Un romanzo in cui il contesto e la storia ne fanno da padrone e che porta il lettore (in questo caso io) nell’oltre che rappresenta il nuovo anno.

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Ma facciamo un passo indietro. Chi era Spartaco? Un gladiatore e condottiero trace che capeggiò la rivolta di schiavi nota come terza guerra servile, la più impegnativa di questo tipo che Roma dovette affrontare. Nel romanzo nonostante una forte componente storica attinente ai fatti, si segue il concetto narrativo del “cosa sarebbe successo se…”, un’ipotesi che l’autore sviluppa e fulcro della vicenda. La prima parte della vita di Spartaco segue infatti gli eventi che i libri di storia ci raccontano. Ma se alla fine nella battaglia tra gli insorti guidati da Spartaco e il generale romano Cracco lo scontro si fosse risolto a sfavore di quest’ultimo? L’autore ci racconta la propria versione dei fatti e lo fa dandoci anche la possibilità di riflettere su argomenti come i sentimenti umani, il tradimento e il potere. Non aggiungo molto altro sulla storia in sé per non rovinarvi assolutamente la letture.

La scrittura è molto stimolante, perché per nulla prolissa ma al contempo non banale. Nella sua semplicità infatti cattura il lettore e lo invoglia a proseguire la lettura capitolo dopo capitolo. Testo scorrevole, con equilibrio perfetto tra riferimenti storici e avvenimenti di pura fantasia, avvincente, e mai banale. Trovo infatti non sia stato facile trovare il baricentro di una vicenda conosciuta, stravolgerla e svilupparla, il tutto rendendola verosimile. Complimenti quindi all’autore.

Voto 4/5

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