Recensione “Acrobazie. Storie brevi e brevissime” | Alessandro Trasciatti 

Titolo: Acrobazie. Storie brevi e brevissime
Autore: Alessandro Trasciatti 
Editore: Il ramo e la foglia edizioni
Genere: Raccolta di racconti
Data pubblicazione: 6 Maggio 2021
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.

Cartaceo -> 13€

Recensione

Buongiorno lettori e ben tornati, oggi vi parlo della raccolta di racconti “Acrobazie“, un titolo che può farvi presagire il tipo di lettura che ho affrontato. Partiamo dal presupposto che è presentata come una raccolta di racconti ma che in realtà a mio avviso è più una raccolta di flussi di coscienza. Mentre le acrobazie sono ciò che dobbiamo fare noi lettori per leggerlo, perché ogni “racconto” è in realtà a se stante, e l’unico collegamento che ho trovato tra loro è che siano scritti in prima persona. Un libro particolare, a tratti un po’ difficile da comprendere, ma che affronta un tema importante quello dell’autoironia e della capacità di trovare un significato in ciò che appare solo un sogno evanescente.

Compito del lettore è non perdersi nel guazzabuglio di racconti, che compongono l’opera. Il passaggio, infatti, da un capitolo all’altro equivale al passaggio da un racconto all’altro; un passaggio netto, per nulla graduale, tra una storia e l’altra. Per chi è avvezzo alla lettura di racconti potrebbe avvenire in maniera più naturale, ma per chi come me non ne legge quasi mai, potrà essere un pochino più ostico.

I racconti rappresentano un po’ dei flussi di coscienza sia per i contenuti che per lo stile narrativo, evocativo, etereo, sofisticato, ma piacevole e delicato. Nonostante l’uso di termini ricercati e di riferimenti letterari e non che confermano l’acume di Alessandro Tasciatti, infatti, la lettura non appare mai appesantita o annebbiata. La raccolta è suddivisa in tre parti principali, la mia preferita, la prima che è intitolata “Rifugi” è la più reale e concreta in cui i flussi di pensiero richiamano nel lettore sentimenti e ricordi del passato. La seconda parte invece è la più evocativa, mentre la terza quasi sicuramente la più onirica e limbica. Infatti man mano che procedevo nella lettura, questa dimensione onirica e a tratti limbica si enfatizzava, rendendo la lettura più impegnativa.

Consiglio la lettura agli appassionati del genere o a chi voglia lasciarsi stupire!

Voto 4/5

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