Nella notte, come due ombre, si erano avviati, in silenzio. Piccole anime cupe e sole, bisognose di protezione, e invece esposte, animali da sacrificio sull’altare. Era dura, non si poteva far finta di niente. Erano bambini, cazzo, o ragazzini, mica uomini. I bambini non possono fare gli esuli. Ma erano soli. E non avevano niente.
I momenti buoni, Simone Perotti
I momenti buoni: il nuovo romanzo di Simone Perotti che spiazza e illumina
Cartaceo -> 19,99€ | Ebook -> 9,99€
“Un romanzo come questo non l’avevo mai scritto.”
Così Simone Perotti introduce ai lettori I momenti buoni, il suo nuovo libro che uscirà il 26 gennaio 2021, una storia che l’ha portato altrove, lui scrittore e marinaio sempre in cerca di un nuovo orizzonte.
Se la scrittura è un sentiero ecco che l’autore si è qui avventurato nelle sue parti più buie. Nell’esplorarle si è avvicinato all’oscurità e quando ci si avvicina davvero all’oscurità servono nuove immagini e un nuovo linguaggio. Serve uscire da ogni cliché.
I momenti buoni è un romanzo abrasivo, fatto di parole che – come scrive Perotti – sono schegge di vetro, frammenti per raccontare le vicende di due ragazzini, in fondo ancora bambini: il Tranquillo e il Pratico.
Nati come succede a molti nel posto sbagliato, un’indefinibile città del Tirreno, un posto meticcio fatto di tanti non-luoghi, il Tranquillo e il Pratico crescono in un mondo duro, in famiglie disfunzionali, in una scuola violenta, e sprofondano nei pericoli della strada, rischiano di essere inghiottiti dal buco nero del web.
Sprovvisti di guide e riferimenti, sono figli di un caravanserraglio di paura e di insensatezza dove tutti sono soli e dove chiunque può essere vittima e carnefice.
Appartenenti a due clan rivali e per definizione “diversi”, il Tranquillo e il Pratico oseranno tuttavia avvicinarsi, ascoltarsi, capirsi.
Incrociando i loro sguardi, cercheranno una via di salvezza dall’inferno e proveranno a portare in salvo altri ragazzi-bambini che questa realtà vuole divorare.
Un libro sulla brama, il difetto e l’entropia
I protagonisti di questa storia non sono solo i due ragazzini e coloro che li circondano. È la brama di questa epoca. La frenesia, l’inquietudine che si impossessano degli adolescenti e degli adulti. La ferocia del degrado, dello sfruttamento, le violenze familiari, la droga, gli abusi.
Ma con una speranza, perché la fiamma che divora i suoi personaggi è anche la forza travolgente che può salvarli in un mondo dove tutti stanno fermi, sono impauriti, restano immobili. Un mondo dal quale deve essere possibile fuggire, e dove basterebbe avere una domanda, quella giusta, sufficiente a farti alzare la testa, capace di farti evadere dalla prigione dei sogni.