Titolo: Clessidra
Autore: Gianfranco Spinazzi
Genere: Narrativa
Editore: Tragopano
Data pubblicazione: 1 Gennaio 2016
Voto: 4/5
Sinossi
Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Il primo è nato nel 1452, il secondo nel 1475. I due potevano essere padre e figlio. O piuttosto erano amanti? Come frenare l’immaginazione? Non c’è abisso che possa inghiottire il pensiero, non c’è nulla di esatto che a un certo punto non irrida l’esattezza. Chi ha dipinto realmente la Gioconda?
Recensione
Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti, due geni. Lisa Gherardini, meglio conosciuta come monna Lisa ovvero colei che fu immortalata nella famosa Gioconda. Tre personaggi intriganti che vengono mescolati in un racconto originale dove essi costituiscono l’ordito e l’arte e l’ amore compongono la trama del tessuto.
L’autore rendendo i due artisti amanti fa una scelta audace ma azzeccata, i dialoghi tra i due sono un ottimo spunto di riflessione, Leonardo rappresenta l’arte razionale, Michelangelo l’arte che si ribella, e insieme dialogano riguardo il confine tra arte, amore e vita reale..
Non starò ad anticipare al lettore i dettagli riguardo alla storia per cui cercherò di essere il più generica possibile andando ad analizzare i punti/spunti d’interesse.
L’altra figura protagonista del romanzo è Lisa che commissiono’ la Gioconda, a mio parere è molto interessante il ruolo della ragazza perchè rappresenta esattamente il tramite tra l’arte e la vita quotidiana. Quando Lisa si presenta a commissionare il dipinto desidera essere immortalata prima della prigione che le tocca, costretta a sposare un uomo più vecchio ,si sente vecchia essa stessa con l’idea di questa prospettiva. Dopo tre incontri in cui la ragazza e l’artista si conoscono e dialogano molto,questi rimane così colpito dalla personalità della giovane che decide di rappresentarne il potenziale che vede e immortalarlo nello sguardo di una donna vittoriosa e sicura di sè. Il senso pesante del sentirsi “vecchia”(nonostante la giovane età di Lisa) viene trasformato in una caratteristica positiva e diventa una matura giovinezza (come la definiva Leonardo).
A tal proposito queste le parole della ragazza davanti all’opera compiuta: “una donna non vuole vincere ma solo libera di amare ed essere amata”
artista:”pensavo che lo sguardo e il sorriso rappresentassero questa libertà”
L.:”lo pensa l’arte. Tu sei un artista. Un grande artista.”
con uno di questi scambi Spinazzi riesce a segnare, grazie al personaggio di Lisa, un confine tra quello che è l’arte e la vita di tutti i giorni.
Libro scorrevole, arricchito di diversi spunti filosofici che spingono a soffermarsi a riflettere. Si legge molto velocemente e rimane nella mente anche successivamente alla fine della lettura proprio per i suoi caratteristici spunti e riflessioni . Consigliato.