Cisaru Eerendir è un silvano, una creatura dalle piccole orecchie a punta. Le poche famiglie rimaste di questo popolo si sono riunite in Gilde di redentori: esorcisti di professione chiamati a liberare chiunque sia stato posseduto. Subito dopo aver sostenuto l’esame per diventare un redentore, il giovane viene cacciato dalla sua Gilda. A farlo è stato il suo stesso padre. La causa dell’esilio? La possessione del ragazzo durante un esorcismo. Il giovane silvano è costretto così a intraprendere un viaggio dal villaggio di Lucernia fino alla capitale di Gallion, Sefires, alla ricerca di qualcuno che lo possa liberare dal demone Amhrose che gli sta consumando la linfa vitale. Suo fratello Kaar, già affermatosi nell’ambiente dei redentori, cerca di aiutarlo cedendogli uno dei suoi lavori: sull’isola di Cyored, più precisamente nel Borgo dei Rinnegati, una madre ha bisogno di aiuto per liberare il figlio da una strana forza. Il lungo cammino di Cisaru è segnato da incontri eccezionali, a volte spiacevoli, che lo cambieranno e lo accompagneranno sulla strada per la capitale. In particolare, saranno il necromante Hope e il suo amico Rokujin a seguirlo nelle sue avventure.
Titolo: Blackguard La Cadura degli Eerendir
Autore: Francis Taylor Nightingale
Editore: Porto seguro
Genere: Fantasy
Data pubblicazione: 1 Gennaio 2022
Voto: 4/5
Cartaceo -> 18€
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi torno per parlarvi di un fantasy che mi è stato gentilmente inviato dall’autrice Francis Taylor Nightingale “Blackguard” La caduta degli Eerendir.
Cisaru Eerendir è un essere con le orecchie a punta, un silvano e come gli altri componenti del suo popolo fa parte di una delle Gilde in cui i pochi rimasti si sono riuniti. Gilde di Redentori, i professionisti degli esorcismi. E’ proprio durante il suo esame finale che Cisaru, inspiegabilmente, viene a contatto con un demone che stava cacciando. Il padre per non far ricadere la vergogna di una tale sciagura sulla propria famiglia lo caccia e lo condanna in questo modo a morte.
Il fratello però prima di salutarlo, gli dona il proprio mantello e con esso una via di salvezza. Cisaru avrebbe infatti potuto spacciarsi per il fratello maggiore, un redentore molto richieste nelle terre oltre la loro, dove quasi nessuno né conosce il volto. In questo modo avrebbe potuto trovare il denaro e il tempo utile per raggiungere una soluzione al destino che lo attende.
Il libro è correlalo da una mappa come tutti i fantasy che si rispettino, l’ho trovata un’idea molto intelligente e utile per seguire Cisaru durante il suo pellegrinare. Inoltre è anche presente un glossario comodo a decifrare il gergo del libro. Basti pensare ai Versi, Ritornerlli e Canti di Eira, che sono rispettivamente giorni, mesi e anni. Oppure all’intercalare Eladrae, una forma di saluto e ringraziamento usata in varie regioni.
Primo capitolo di una saga di cui spero di poter conoscere molto presto il seguito. La storia mi ha rapita fin da subito, invogliandomi a seguire il protagonista nel viaggio che gli avrebbe fatto salva la vita. Unica pecca che mi ha fatto un pochino storcere il naso, sono i continui riferimenti spicy, che inseriti con una tale frequenza ho trovato fossero un pochino fuori luogo. Non per gli argomenti in sé, quanto per la banalità che portano in un testo che invece è molto interessante. Certi argomenti se inseriti in maniera mirata, figurano come una ciliegina su una torta. Un tocco in più, che aggiunge un qualcosa alla lettura.
La storia di per sé mi ha colpita, soprattutto perché si tratta del primo libro dell’autrice. Lettura super consigliata agli amanti del genere ma perché no, anche a coloro che vogliono uscire dalla loro zona di confort.
Voto 4/5