Bentornati! Oggi parliamo di temi di maturità alternativi e soprattutto non solo per i maturandi.
Come sappiamo quest’anno per i maturandi, come per tutti i gradi di istruzione in genere, ci sono e ci saranno novità e difficoltà. Una cosa che mi fatto riflettere è la mancanza del tema, da sempre ouverture degli esami, con tanto di previsioni e attesa sull’argomento di attualità. Si ripensava un po’ all’anno trascorso, agli eventi più salienti, e si ipotizzavano argomenti. Questo 2020 per la prima volta non vedrà tutto questo, ed io ho pensato che invece, proprio quest’anno, il tema dovrebbe esserci. Naturalmente non ci sarebbero molte scommesse sull’argomento di attualità…
Si sono fermati Paesi interi, abbiamo fatto la guerra distanti e muti di fronte ad un telegiornale, alcuni si sono arrabbiati, altri hanno avuto paura, qualcuno non ha dato peso alla realtà. Abbiamo pensato ai più deboli, agli anziani, a chi è chiuso in un reparto di psichiatria, in una casa di cura, in galera. Abbiamo pensato a noi stessi ed ai nostri cari. Le sirene delle ambulanze, come guaiti intermittenti, hanno silenziato le partite a carte delle famiglie. Ci siamo depressi, repressi ma anche dati da fare. Insomma non credete che tutto questo meriti di essere scritto? Ed un giorno, magari, letto da chi non c’era. La mia iniziativa si chiama #ilmiotema2020 ed ha lo scopo principale di creare una memoria condivisa, oltre che di esprimere i propri vissuti rispetto alla pandemia da covid 19.
Chi può partecipare? Chiunque ne abbia voglia, dai bimbi con magari una sola frase, agli adulti. Non è necessario scrivere un vero e proprio tema: può essere una poesia, un’aforisma o qualunque cosa di scritto vi appartenga.
Come partecipare? Cliccando su questo link e compilandolo semplicemente. Se lo autorizzerete i vostri scritti andranno a comporre una Pagina Instagram , dalla quale verranno presi quelli con più like per formare un e-book.
Vi lascio il video nel quale spiego a voce tutti i dettagli.
Poesia unita contro il Coronavirus
Il tempo si è fermato,
uno schiocco di dita
e il mondo intero è immobile,
ostaggio,
sconvolto,
infettato.
Giorno dopo giorno,
notizia dopo notizia,
il virus si è infiltrato a fondo
nel nostro tessuto,
inasprendo
comportamenti, percezioni e distanze.
La perniciosa irresponsabilità di molti,
che hanno dimostrato
ancora una volta
quanto sia profondo e affollato
il pozzo della stupidità,
ha fatto da contraltare
all’instancabile azione
di altrettanti,
angeli con mascherina medica
e camice asettico
che stanno ponendo sé stessi
a rischio per salvare delle vite,
a cui va la mia dedica poetica,
alla viva sensibilità di chi,
come me,
ha devoluto del denaro per aiutare,
alla luce
di chi maneggia la speranza
e l’abbraccia stretta,
in vista di tempi migliori.
La Poesia non potrà
riportare in vita chi è morto,
non potrà consolare del tutto
chi ha visto entrare da una porta
un padre,
una madre,
un nonno,
un amico
e non lo ha visto più tornare indietro,
non potrà cancellare dalla memoria
questa pandemia globale
di cui ci ricorderemo ancora
al tempo dei dolori alle ossa
e dei capelli bianchi,
ma la Poesia è sorella della Speranza
e anche se durante il giorno
sarai bersagliato dal malumore,
dalla rassegnazione,
dalla conta dei morti,
dalle sirene delle ambulanze,
passeggia con le braccia incrociate
insieme alle sorelle della Vita
e attendi la rinascita di tutti noi.
Poesia unita contro il Coronavirus,
tutti uniti contro la Pandemia.
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