
Titolo: E se ti amo a te cosa importa?
Autore : Michela Poser
Editore :Gli Elefanti
Genere : Narrativa
Data di Pubblicazione: 13 Gennaio 2018
Voto: 3/5
Cartaceo -> 12,48€ | Ebook -> 1,50€
Sinossi
L’amore è una cosa banale. In “E se ti amo a te cosa importa” si parte da questo assunto. In un’epoca che esalta questo sentimento innalzandolo a simulacro immaginario di tutte le gioie umane, Poser sposta il punto di osservazione dell’argomento su un piano assolutamente personale. Attraverso la vita affettiva delle due protagoniste, la figlia Sveva e la madre Alice, si snoda la storia di una famiglia raccontata attraverso la descrizione degli eventi intimi e segreti che si muovono al di sotto del visibile a tutti. Due modi di interpretare l’amore, due strade che pur avendo in comune la partenza, porteranno in posti diversi, dove le loro coscienze non troveranno pace, ma dubbi, rimpianti e la consapevolezza incofessata che l’unica persona che non possiamo imparare ad amare veramente siamo noi stessi e il resto viene di conseguenza.
Recensione:
“E se ti amo a te cosa importa? Se solo fosse riuscita a farne il suo motto tutto sarebbe andato a posto, non sarebbe successo nulla di sgradevole, avrebbe accettato tutto, vissuto tutto quello che c’era da vivere. Ma anche questa era una chimera.”
La protagonista Sveva lo sa bene che la vita non funziona in questo modo.
Lo sa fin da quando era in terza elementare e ricevette la sua prima delusione d’amore dalla sua compagnetta di scuola a cui aveva regalato un mazzo di fiori che però lei non volle accettare, lo sa quando i suoi decisero di separarsi dopo che aveva visto con i suoi occhi il padre tradire la madre Alice nel salotto della loro casa.
“Quello strusciamento di corpi non la lasciava in pace, le creava un fastidio di cui non sapeva liberarsi. Era arrabbiata e spaventata.”
Questa è lo stato d’animo che manifesta Sveva per tutto il racconto.
Da un lato Sveva è una donna arrabbiata, a volte egoista, che sa nascondersi bene dietro il suo aspetto da dura, fredda , distaccata, è una ragazza che non ama pianificare la sua vita, vive alla giornata ed è capace di creare e distruggere al tempo stesso le sue relazioni.
Non riesce a sopportare la società ipocrita in cui ha vissuto sin da bambina, quella società di facciata in cui i suoi genitori apparentemente si amavano, in cui non si parlava dei propri dispiaceri e problemi per non disturbare.
Sveva non ci sta ad essere bugiarda, falsa, né con se stessa né con gli altri.
Ma Sveva è anche una donna spaventata, che soffre, è sensibile , confusa, è una donna che ha paura di ciò che prova o potrebbe provare.
Quando incontra Viviana , una donna adulta , sposata , con una bella casa e dei figli, se ne innamora, le rivela che le piace ed inizia ad immaginare la sua vita con lei.
“Nella mia testa sono successe una marea di cose. Nella mia fantasia tu hai lasciato la tua vecchia vita per amarmi, e abbiamo già fatto tutto quello che si poteva fare compresi il tradimento, le menzogne, i sotterfugi, le angosce verso quelli che fin qui ti hanno accompagnato”.
Mentre Sveva però riesce ad essere se stessa con Viviana, purtroppo quest’ultima non vuole rinunciare alla sua famiglia e a quello che finora ha costruito, forse per paura di essere giudicata dal marito o dagli altri,o forse perché le conviene di più vivere quella vita di facciata.
L’autrice in questo intreccio di amori, amicizie, tradimenti, ci invita a riflettere sul senso della parola “amore” , sulle relazioni, sui rapporti tra donne e uomini, sull’amore in generale, che sia etero o omosessuale ciò non importa.
La scrittura è facile da seguire, i salti temporali composti da tutti i ricordi di Sveva, sembrano a volte, voler distrarre il lettore da ciò che realmente sta succedendo all’interno del romanzo, quasi a volerlo allontanare dal racconto della storia per avvicinarlo alla vera essenza della protagonista.
E’ un racconto di cui alcuni passi hai bisogno di leggerli varie volte per capire appieno ciò che l’autrice vuole dirci, sicuramente esso serve al lettore per porsi interrogativi su ciò che siamo, su quello che vogliamo, ma soprattutto su ciò che desideriamo davvero.