Recensione “Codice Millenarius” Saga di Marcello Simoni

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Titolo: Codice Millenarius Saga

Autore: Marcello Simoni

Casa editrice: Newton Compton Editori

Genere: Storico

Data pubblicazione: 23 Febbraio 2018

Voto: 5/5

Cartaceo -> 9,90€ 


Sinossi

Anno del Signore 1346. Miracolosamente sopravvissuto a una disfatta militare, il cavaliere Maynard de Rocheblanche viene coinvolto nella ricerca del Lapis exilii, leggendaria reliquia attribuita a Gesù. L’impresa lo porterà all’abbazia di Pomposa, dove troverà l’aiuto dell’abate Andrea e del giovane pittore Gualtiero de’ Bruni. Anno del Signore 1347. La scia di delitti legata alla ricerca del  Lapis exilii conduce Maynard de Rocheblanche a Ferrara. Cercando di far luce sulla vicenda, il cavaliere accede alla corte estense e si guadagna la fiducia del marchese Obizzo. Nella vicina Pomposa, l’abate Andrea assiste invece alla fuga del suo protetto, Gualtiero de’ Bruni, diretto ad Avignone per ritrovare la madre. Anno del Signore 1349. In seguito alla grande pestilenza, per i borghi di Ferrara si teme il sopraggiungere dell’Apocalisse. Ma nelle apparizioni e nelle minacce considerate da molti sovrannaturali, Maynard de Rocheblanche intravede invece un complotto ordito ai danni del marchese Obizzo. Per sventarlo, Maynard dovrà chiedere l’appoggio della Santa Inquisizione e cercare nuovi alleati. La sua ricerca sembra ormai giunta al termine…

Recensione

Marcello Simoni è nato a Comacchio (FE) il 27 giugno 1975. E’ laureato in lettere, è stato archeologo e bibliotecario. Ha pubblicato saggi storici soprattutto per la rivista Anacleta Pomposiana, mentre il suo primo romanzo “Il mercante di libri maledetti”, è stato pubblicato nel 2011; da allora ha pubblicato quattro saghe, alcuni romanzi e molti racconti, oltre ad aver dato vita al personaggio dell’inquisitore Girolamo Svampa.

Il Cavaliere Maynard de Rocheblanche sopravvive alla sanguinosa battaglia sull’altopiano di Crecy il 26 agosto 1346. Ferito, si trascina tra corpi straziati, armi e carcasse di cavalli, finché un lamento agonizzante lo costringe ad avvicinarsi ad un uomo morente che, prima di esalare l’ultimo respiro, gli affida, sotto giuramento, un incarico segreto, legato alla ricerca del LAPIS EXILII, leggendaria reliquia attribuita a Gesu’. Per portarlo a termine l’integerrimo Maynard andrà incontro a mille peripezie, mettendo a rischio più volte la sua vita.
Fino a metà del primo libro della saga, composta da tre libri “L’Abbazia dei cento peccati”, “L’Abbazia dei cento delitti” e “L’Abbazia dei cento inganni”, ho avuto difficoltà ad entrare nella storia. Non riuscivo a mettere a fuoco i personaggi ed il concatenarsi degli eventi. Ma forse ero io che non “giravo” in quel momento! Improvvisamente, infatti, il racconto si è fatto fluido e avvincente tanto che ho rischiato più volte di non scendere alla fermata della metro che utilizzo per recarmi al lavoro e che, peraltro, sopporto solo grazie ai miei amati libri, talmente ero concentrata e presa dai fantastici e rocamboleschi avvenimenti narrati in questa saga ambientata essenzialmente a Ferrara durante il medioevo. Il cosiddetto periodo buio viene magistralmente descritto, rivelando una specifica conoscenza, nei suoi personaggi, nei luoghi e negli avvenimenti: cavalieri e monaci, badesse e novizie, nobili e plebei, miniaturisti e artisti di strada che si muovono tra abbazie, monasteri e castelli sullo sfondo di guerre, riti magici, intrighi e pestilenze. Una trama avvincente, ricca di pathos e colpi di scena: nonostante le ottocento e più pagine si legge facilmente. Anche se è una storia ambientata in un’epoca lontana, è raccontata in maniera così vivida e veritiera che non si avverte la distanza, non foss’altro per il fatto che le passioni che agitano l’animo umano sono sempre le stesse: potere, amore, denaro!
Consigliatissimo!

5/5

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