“Che cos’è quello?” fece all’improvviso il Professore, indicando un manufatto all’apparenza di pregevole fattura ai piedi del pilone di sostegno centrale della Haus Tambaran. L’aveva adocchiato, attratto dal convergere di alcuni anziani in quel punto.
Akunai aveva capito e gli fece cenno di mostrarglielo.
“E’ un teket, lo sgabello del wagen, lo spirito dell’antenato primordiale” precisò Steve a bassa voce.
Si trattava effettivamente di uno sgabello, una bellissima scultura lignea con figure zoomorfe intagliate sulle tre gambe a forma di zampe d’uccello; la quarta era una figura antropomorfa con attributi maschili e seni prorompenti che terminava in alto, a mo’ di schienale, con una grande testa ovale. Due cerchi concentrici, ognuno con una conchiglia sezionata a spirale al centro, formavano i piccoli occhi separati da un rilievo filiforme che univa la fronte con la bocca, una greppia di denti stilizzati. L’espressione enigmatica del volto sembrava fissare il mistero di un’altra dimensione. In quello sguardo ci si poteva affacciare sulla vertigine insondabile di un aldilà.
Titolo: I Demoni del Sepik
Autore: Luciano Caminati
Editore: Indipendente
Genere: Giallo, storico
Data pubblicazione: 7 Dicembre 2024
Voto: 4.5/5
Acquista su Amazon -> #pubblicità
Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di un’altra piacevole collaborazione. Oggi vi parlerò dell’ultimo libro dell’autore Luciano Caminati “I Demoni del Sepik”, titolo selezionato libreria self publisher 2025 al Salone del Libro di Torino.
Dall’oscurità del passato emerge il resoconto di un nobiluomo di fine Ottocento, Luigi Maria, svanito nel nulla durante la sua esplorazione del fiume Sepik, in Nuova Guinea, in cerca di fortune. Quasi un secolo dopo, un misterioso diario di viaggio, giunto nelle mani dell’antropologo Antonio Alessandri, sembra gettare una luce inquietante su quella scomparsa.
Attratto da antichi rituali Alessandri organizza una spedizione nel medesimo luogo. Ma la sua ricerca nasconde un complotto più vasto: una corsa contro il tempo per sventare il furto di un capolavoro del Bronzino, in qualche modo legato alla Fondazione che il professore dirige.
A far parte di questa spedizione sono figure enigmatiche, un collettore d’arte con losche mire e la sua enigmatica compagna Sofia. Il destino dell’idolo rubato a una tribù lontana si intreccia inestricabilmente con quello del dipinto rinascimentale, mentre poteri occulti sembrano agire nell’ombra.
L’investigatore Arnaldo Gervasio si muove in un labirinto di intrighi, omicidi e ambizioni sfrenate, seguendo la scia di morti che si estende dalla fondazione del professore fino ai canali del fiume Reno. Quale segreto unisce un’antica maschera rituale al capolavoro di Bronzino e all’anima tormentata di Sofia? E quali oscure forze si celano dietro l’apparente legame tra bene e male che unisce gli spiriti perduti di tutti i protagonisti? La verità, come un’eco dal passato, si prepara a rivelare la sua agghiacciante natura.
L’autore, con una maestria evidente, riesce a trasportare il lettore in luoghi esotici e remoti. Si avverte la cura per i dettagli, la ricchezza di particolari e la sensazione che chi scrive abbia vissuto in prima persona i luoghi descritti. Si percepiscono i profumi, il calore e l’umidità della foresta, e si sentono i suoni di popoli antichi e misteriosi.
La narrazione, complessa e ricca di sfumature, si sviluppa attraverso salti temporali, cambi di prospettiva e di narratore, tessendo una trama intricata che va oltre il semplice giallo. È un testo che non si presta a una lettura superficiale; richiede attenzione per essere apprezzato in tutte le sue sfaccettature e intrighi.
Oltre a una trama avvincente, il libro offre profonde riflessioni sulla natura e la psiche umana. Attraverso un confronto tra una cultura poco conosciuta e il mondo occidentale, l’autore esplora le contraddizioni della nostra civiltà. Sembra voler scavare negli istinti primari che accomunano tutti gli esseri umani, siano essi indigeni o cittadini moderni: la fame (materiale e immateriale), il desiderio di ricchezza e prestigio, la paura di fronte all’ignoto, l’odio e la vendetta. Una lettura che lascia il segno, e che sicuramente invoglia a scoprire altro di questo autore. Voto 4.5/5
