Hiroto Ikuta, ventinove anni, non ha un lavoro fisso, vita amorosa, né alcuna preoccupazione per il futuro. È un “freeter”, uno di quei giovani che, terminati gli studi, si mantengono saltando da un part-time breve all’altro, per non smarrire il proprio senso di libertà. In seguito alla morte di un’anziana signora alla quale faceva compagnia, Hiroto eredita una casa a Tokyo, nella quale si trasferisce con la cuginetta Natsumi, diciottenne, che intende studiare arte all’università. Giorno dopo giorno, le vite dei due si intrecceranno sempre più con quelle delle persone attorno a loro, ognuno alle prese con i propri problemi e le proprie difficoltà quotidiane.

Titolo: Hirayasumi Vol. 1-7
Autore: Keigo Shinzo
Editore: Edizioni BD
Data di pubblicazione: 10 Settembre 2024
Voto: 5/5
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Recensione
Per chi mi conosce anche un minimo, non è un segreto che anime e manga siano una mia grande passione. Ho attraversato però un lungo periodo in cui leggere fumetti mi impegnava troppo poco il cervello, così li ho messi in pausa per dedicarmi a romanzi e saggistica. Un errore? Non lo so, credo semplicemente che ci sia un momento per tutto, e fino a poco fa non era la fase giusta per approcciarmi ad anime e manga riservando loro la necessaria attenzione per apprezzarli a pieno.
Bene, quel periodo è ormai finito. Negli ultimi giorni ho letto volumi su volumi, e quando non ho letto o cercato qualche nuovo titolo da divorare. Tranquilli, ho anche lavorato, mangiato, dormito, quelle cose lì, insomma. Mi sono anche lavata i denti regolarmente, pensate un po’.
Una delle grandi scoperte della mia frenesia a tema nipponico è stato Hirayasumi di Keigo Shinzō, slice of life rilassante e sereno, che mi ha disteso i nervi accavallati dopo sessioni pesanti in classe o piccole incombenze quotidiane. Diciamocelo, tendiamo tutti, quando siamo un po’ nervosi, a sovrastimare quel che ci capita. E così una macchia sulla felpa prima di uscire diventa l’immonda traccia della nostra trascuratezza, un ritardo del pullman un’insopportabile attesa, un programma che salta la fine del mondo.
Ecco, Hirayasumi ci ricorda che niente di tutto questo annienterà la nostra esistenza. Insegna a vivere ansie e inquietudini personali senza farsi affogare, ridimensionando il vissuto in un’ottica matura e improntata all’essenzialità.
Ma di cosa parla Hirayasumi?
Racconta la storia di Hiroto, un freeter (persona che svolge lavori a tempo indeterminato o part-time) trentenne che prende la vita con rilassatezza e buon umore. Sua cugina Natsumi si trasferisce ad abitare con lui dalla campagna, in una casetta lasciatagli in eredità da una nonnina a cui il giovane faceva compagnia nel tempo libero. Natsumi ha diciotto anni ed è piena di speranze e progetti per il futuro, come frequentare l’Accademia d’arte a Tokyo per diventare una mangaka.
Tutto qui. Seguiamo le loro vicende giornaliere, tra momenti di condivisione e sfide personali, conoscendo strada facendo i vari personaggi che concorrono alle loro avventure. Il miglior amico di Hiroto, Hideki, sposato e con una bimba piccola. Akarin, la prima amica di Natsu all’Accademia, dalle trecce vaporose e la timidezza disarmante. Yomogi, giovane agente immobiliare che si scontra con i due cugini in una serie di circostanze fortuite e si sente “fuori tempo massimo”. La nonnina, burbera e solitaria ma dal cuore grande, ripresa nei ricordi commossi di Hiroto.
Non accade nulla di eccezionale in Hirayasumi, come è di solito negli slice of life, ma leggere questo manga mi ha aiutata a far sbocciare un sorriso quando mi sentivo giù di morale. Mi ha fatta riflettere su quanto ci preoccupiamo ogni giorno, anche dei più futili contrattempi, e su quanto a volte dimentichiamo quali siano le cose veramente importanti: la famiglia e i propri affetti, la speranza e la ricerca di una parvenza, per quanto nebulosa, di felicità.
Voto: 5/5