Leggendo i titoli dei giornali – la sempre più grave crisi climatica, la perdita di biodiversità, la pandemia, la guerra – c’è poco da essere ottimisti. Eppure, la speranza non è mai stata così disperatamente necessaria. A ricordarcelo è Jane Goodall, naturalista e attivista leggendaria, che in decenni spesi a combattere per la natura ha assistito alle peggiori devastazioni dell’uomo sull’ambiente; ciononostante conserva ancora la fiducia in una nuova alleanza tra gli esseri umani e il pianeta, e la ripone in una ritrovata armonia tra l’intelletto degli uomini e il loro spirito indomabile, e nel potere delle nuove generazioni. Attraverso un dialogo denso di spunti di riflessione con il coautore Douglas Abrams, Goodall intreccia la sua storia – l’infanzia in Inghilterra, i sogni di una vita in Africa a osservare e a studiare gli animali, la ricerca pionieristica sugli scimpanzé a Gombe, in Tanzania, il ruolo di Messaggera di Pace delle Nazioni Unite – a un appello urgente perché ognuno di noi accetti la sfida di trovare le proprie ragioni per sperare e farsi guidare da esse: ne esce un vero manifesto della speranza che rimane luminosa anche nei tempi più bui, e insieme un viaggio nel cuore e nella mente di una donna che ha rivoluzionato il modo in cui vediamo il mondo intorno a noi e ha passato una vita a lottare per il nostro futuro.