“Voliamo insieme verso nuovi e illimitati traguardi
desidero compiere quest’opera non compiuta
quel sottile confine sa di intesa profonda,
voglio instancabilmente respirare il tuo essere presente in ogni mia increspatura.”
(Impercettibile Attimo)
Titolo: Cocci di bottiglia
Autore: Benedetto Ghielmi
Editore: 2000diciassette
Genere: Raccolta di poesie
Data pubblicazione: 26 Ottobre 2020
Voto: 4/5
Cartaceo -> 14,25€
L’autore:
Benedetto Ghielmi, nato a Milano il 22/05/1988. Trascorre la sua giovinezza a Orino (VA). Figlio d’arte, cresciuto in una famiglia numerosa, inizia a dedicarsi alla poesia negli anni dell’università. Finalista nella prima edizione del concorso di poesia “Cinepoesia”. “Cocci di bottiglia” è la sua prima raccolta di poesie.
Recensione:
Inizio questa mia recensione col dire che le raccolte di poesie sono sicuramente il genere più difficile da recensire, poiché le emozioni che suscitano durante la lettura sono assolutamente soggettive e poiché sono un genere che spesso non segue una struttura, ma semplicemente “incarna” quelli che sono i sentimenti dell’autore.
È quello che succede anche in Cocci di bottiglia, una raccolta di poesie che ci appare sin dai primi versi come un’esplosione di emozioni, immagini e sentimenti che l’autore è riuscito a trasportare sulla carta attraverso le sue parole.
Le poesie di Benedetto Ghielmi non seguono particolari strutture metriche, al contrario le rime sono libere, spesso assenti. Lo stile è breve ed essenziale, le frasi seguono quello che è il pensiero dell’autore, che ci viene presentato senza nessuna parola di troppo.
I temi che si susseguono tra le pagine sono numerosi, l’autore li affronta in maniera molto personale, allo stesso tempo però le sue parole hanno un valore universale, perché descrive sensazioni ed emozioni che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita.
Attraverso le sue poesie Benedetto Ghielmi analizza la condizione umana in tutte le sue sfaccettature. Protagonisti di queste poesie siamo infatti noi uomini, arrabbiati, delusi, desiderosi d’amore, forti come rocce o disarmati dinnanzi al tempo che ci sovrasta. Uomini che “acquisiscono la consapevolezza che qualcosa è veramente possibile” seppure spesso ci appare “avvolto dalla nebbia dell’impossibile”, uomini schiacciati da “pensieri che come macigni attanagliano il cuore” ma che “ricompongono i propri cocci per ricomporre la speranza”.
Seppure queste poesie possano suscitare a una prima lettura un senso di malinconia e di amarezza, da una lettura più approfondita emergono tutto quell’ottimismo e quella speranza di cui sono fortemente intrise. Speranza che ci sia un luogo in cui ” questa sofferenza sarà impregnata di senso”, speranza che ci sia un posto in cui ” non avremo più paura di noi stessi né dei nostri limiti”
La raccolta è formata da 49 liriche, tra queste ce ne sono molte che mi hanno piacevolmente colpita, in conclusione della mia recensione voglio dunque condividere con voi dei versi tratti da alcune di queste poesie, così che ognuno di voi possa avere un assaggio di queste emozioni e capire se questo è il prossimo libro da inserire nella vostra wish list!
Ecco, lo vedo. Al di là di tutto c’è un luogo
dove non è necessario parlare
perché è già tutto luminoso, eternamente infinito,
degno di stima.
Ecco, lo vedo. Al di là di quell’orizzonte,
al di là di quel deserto
impregnato di un assordante silenzio ventoso
vedremo le nostre anime candide
racchiuse in un vortice di vento.
Ecco, lo vedo. Al di là di quelle incomprensioni,
di quelle sofferenze abitate da
sovrumani dolori
ci incontreremo dove questa sofferenza
sarà impregnata di senso.
Ecco, lo vedo. Al di là del mare c’è un luogo
dove desidero ardentemente incontrarti fratello
dove il mio e il tuo senso
si incontreranno comunicando serenità e pace.
Ecco, lo vedo. Al di là di quel tutto c’è un luogo
dove non esisterà più un tu e un io ma solo un noi;
là accoglieremo le debolezze reciproche
trasformandole
in acqua che disseta l’arsura di verità.
Ecco, lo vedo. Al di là di tutto c’è un luogo
dove non si sentirà più la diversità
ma risuoneranno le parole ricchezza e accoglienza.
Ecco, lo vedo. Al di là di tutto c’è un luogo
dove ci abbracceremo amico mio ritrovandoci
un po’ diversi e più noi stessi
riscoprendoci della stessa sostanza da sempre.
DOVE STA IL MIO OLTRE? – Cocci di bottiglia
Dove sta il mio oltre? è sicuramente una delle poesie che più ho apprezzato di questa raccolta. Una poesia che racchiude al suo interno tantissimi temi tra i quali spiccano sicuramente quello della fratellanza e della valorizzazione della diversità. Attraverso questi versi l’autore lancia un messaggio importantissimo quanto attuale, ma questa poesia è anche simbolo di quella speranza che ritroviamo in molte altre liriche di questa raccolta come in Luoghi di incontro.
Ci incontreremo là caro amico
dove non si costruiscono muri ma ponti
il luogo dove abbiamo sempre sognato incontrarci
sento che è il luogo per noi, il luogo per eccellenza
ci incontreremo là caro amico
la sede dove incontreremo la verità
di ciò che è giusto e ingiusto
il posto dove finalmente
non avremo più paura di noi stessi
né dei nostri limiti
ci incontreremo là caro amico
dove neanche l’eco delle corde del nostro cuore
verrà sprecato
poiché è vitale ogni cosa all’interno dello scrigno
ove il nome di ogni persona risuona
accompagnato dalla cetra
ci incontreremo là caro amico
dove anche la salita sarà lieve
lo spazio dove i nostri volti saranno proiettati sulle
nuvole
cosi che il principe della Pace
possa ammirare le nostre anime
ci incontreremo là caro amico
dove potremmo rincontrarci una volta perduti
dove non ci sarà bisogno di dire chi siamo
perché profondamente noi stessi
potremo assaporare questa libertà
ci incontreremo là caro amico
dove non ci sarà né tristezza né violenza
ma la pace dentro e fuori di noi.
Ci incontreremo là caro amico…
LUOGHI D’INCONTRO – Cocci di bottiglia
Contemplo instancabilmente
ogni foglia che cade
danzando come se cadesse un frammento prezioso
plana dolcemente accarezzando il suolo
ritorno a un nuovo cominciare
gesto tremante
odo l’eco
trasforma il tutto avvolgendolo con il sacro mantello
carezza di vita.
DELICATEZZA – Cocci di bottiglia
L’attesa mi consuma le membra
adrenalina zampillante
richiamo di un Oltre
catena che pone in gabbia il cuore
vorrei avere ma posso limitarmi a stare
tortura dell’anima
disarmato assaporo ciò che mi sarà posto in dono
riaffiora la speranza
spinta per vivere con intensità ulteriore
ogni atomo di tempo che respiro.
ATTESA – Cocci di bottiglia
Il mio voto per questo libro è 4/5!
Alla prossima recensione!