Zadie Roberts, trentenne insegnante di Los Angeles, ha chiuso con gli uomini. E con i matrimoni. Perché da quando è stata lasciata all’altare dal suo fidanzato, famoso attore di soap, anche solo sentire la parola “abito da sposa” le fa venire l’orticaria. Per fortuna c’è Grey, suo migliore amico, l’unico che riesca a consolarla. Ma quando Grey, all’improvviso, le annuncia che sta per sposarsi con sua cugina, insopportabilmente perfetta, e per di più bionda, il mondo le crolla addosso. Perché il matrimonio di Grey non può che significare due cose: lui non avrà più tempo libero da dedicarle, e lei, Zadie, sarà sempre più sola, mentre il ticchettio del suo orologio biologico si farà sempre più pressante.

Titolo: Il matrimonio del mio fidanzato
Autore: Karen McCullah Lutz
Editore: Piemme
Genere: Rosa
Data di pubblicazione: 6 Febbraio 2007
Voto: 4/5
Cartaceo -> 3€
Recensione
Partiamo dal presupposto che il titolo “Il Matrimonio del mio fidanzato” è stata una pessima scelta in quanto la storia non tratta da questo, ma del Matrimonio del migliore amico della protagonista. Mi chiedo quindi, come la Piemme abbia potuto approvare una tale assurdità. Tra l’altro il titolo originale è “Bachelorette Party“, titolo che calza a pennello essendo incentrato per lo più sull’addio al nubilato della sposa. I francesi hanno invece optato per “Le mariage de mon meilleur ami” ottima decisione a mio avviso.
Sorvolando su questa premessa tanto quanto sulla copertina inguardabile, posso assicurarvi che il libro è veramente molto piacevole e divertente. Si fa leggere con piacere e scivola pagina dopo pagina, sia ben chiaro non si tratta di chissà quale lettura impegnativa, ma l’ho trovato molto frizzante e divertente. Inoltre la migliore amica dello sposo si trova a dover affrontare la fine di una relazione e la conseguente fase piena di insicurezze, dolore e perdita.
Non si tratta di un qualsiasi banalotto libro rosa, è molto di più, segue la rinascita della protagonista e la vittoria fatta per se stessa. Lei riuscirà a chiudere col passato e lasciare finalmente da parte tutto ciò che la faceva soffrire, delineando per se stessa un avvenire roseo e sereno.
Consiglio la lettura ad un pubblico femminile amante del genere o bisognoso di una storia di rinascita, condita di frivolezza e pink humor. Voto 4/5