Recensione “La Zirba” di Irene Tortoreto

Nel folto di un bosco di faggi, vive una giovane in cerca della felicità e del suo posto nel mondo. Nessuno sembra poterla aiutare. Solo il più strano del villaggio le suggerisce una soluzione folle almeno quanto lui. Addentrarsi nelle profondità più inesplorate del bosco, dove si dice vivano creature misteriose, sarà davvero una buona idea?” Questo racconto parla a chiunque voglia ascoltare il proprio fanciullo interiore, quello che conosce la strada per la felicità e non ha paura di intraprenderla. Un intenso percorso di crescita spirituale tracciato con spirito leggero e gioviale.

Titolo: La Zirba
Autore: Irene Tortoreto
Editore:  Indipendente
Genere: Narrativa, Fantasy
Data di pubblicazione: 14 Dicembre 2018
Voto: 5/5
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Recensione

Quando lessi questo libro ero in un periodo di grosso stress lavorativo e personale. L’ansia era diventata la compagnia pià assidua delle mie giornate; poi mi proposero di recensire ‘’ La Zirba’’. 

Lo scelsi quasi ad occhi chiusi perchè la trama mi aveva ricordato vagamente Siddartha di Herman Hesse. 

In realtà oserei dire che è quasi quasi lo supera, per un semplice motivo: la concretezza. 

La Zirba è in realtà una favola, di contenuti, simbolismo ed insegnamento molto simile a quelle di Esopo.

E la sensazione che provai leggendola fu quella di bere un bicchiere di acqua fresca dopo aver sofferto la sete per ore. 

Un racconto di una semplicità disarmante, dolce e pacifico. 

La piccola gnoma che si avventura nel bosco alla ricerca della felicità non è altro che l’esempio di ognuno di noi: che cosa facciamo di diverso da lei? Nulla, il bosco selvaggio ed inesplorato è la vita e la Zirba è il nostro traguardo; proprio come noi dinanzi ad esso, la gnoma si aspetta che l’animale le dia le risposte a tutte le sue domande. 

Ma la zirba non ha risposte per la piccola creatura fatata: l’unico suggerimento che può darle, è quello di cercarle dentro se stessa. 

Non è semplice: la creatura a ha dovuto rifare il percorso più volte prima di riuscire ad avvicinare la zirba. Ma questa fatica le porta un grosso dono: la capacità di assaporare il paesaggio, di lasciarsi incuriosire dagli animali selvatici, di stupirsi dinanzi ai meravigliosi fiori, di incantarsi ad osservare l’acqua cristallina. E solo dopo essere riuscita a fare tutto questo, è in grado di capire cosa vuole comunicarle la zirba.

Io consiglio a chiunque di leggere questa piccola fiaba. 

Tutti noi ci affanniamo nella vita a cercare la nostra zirba, disperatamente ci impegniamo a raggiungerla guidati dalla convinzione che ella finalmente ci dirà perchè facciamo tutto quello che facciamo. Ma alla fine pur trovandola, la maggior parte di noi non sa interpretare i suoi segnali, o si aspetta risposte chiare che ovviamente l’animale non ha. E’ cosi che sprofondiamo nell’amarezza, nella tristezza, nella depressione, vivendo vite vuote alla ricerca costante di riempirle con qualsiasi cosa. 

Io credo che questo racconto voglia comunicarci proprio questo: saremo in grado di riconoscere e parlare con la nostra zirba soltanto dopo aver imparato a godere di quell’intricato percorso che da lei ci accompagna. 

In realtà la zirba non è la felicità: è solo la destinazione di quel viaggio di felicità chiamato vita. 

Voto: 5/5


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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Irene (la Gnoma) ha detto:

    L’ha ripubblicato su Vita da Gnomae ha commentato:

    E così, mentre il secondo libro è pronto e aspetta che io decida se e come pubblicarlo, mi ricordo di avere una recensione ancora leggere…
    Ringrazio di cuore Zaritè per averla scritta, sono davvero belle parole. Apprezzo molto anche la sua interpretazione della fiaba, devo dire che quasi non si discosta da quello che avevo in mente quando la scrivevo.

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  2. Irene (la Gnoma) ha detto:

    Ci tengo a lasciare un saluto e a ringraziare di cuore per questa bellissima recensione! Sono sempre felice di sapere che la mia piccola fiaba ha toccato qualcuno.
    Ho avuto un periodo così full che non mi ero ancora mai fermata per leggerla. È così che va la vita, ogni tanto la confusione ci assale e solo quando torna la calma si riesce a dare la giusta attenzione alle cose importanti.
    Grazie per avermi dedicato un po’ di tempo e di spazio, ne sono onorata.

    Piace a 1 persona

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