Questa è la storia di Leo ed Enzo, i lobbisti più cazzoni della capitale. La loro vicenda è piccolo, sarcastico, irriverente spaccato sulla società romana: il palazzo, i sottobraccisti, le pressioni dei gruppi di interesse, il sesso e la vita notturna. «Ho voglia di uscire stasera, di svagarmi un po’… passeggiate, sigarette, solito bar, whiskey torbato e mezz’oretta di jazz al club che frequento da anni. Questa sera il maestro WhiteLight alla chitarra sta proponendo un disco di Miles Davis in chiave blues. Nonostante tutto stia filando liscio, al terzo bicchiere di Ardbeg il lavoro riaffiora prepotente nelle sinapsi cerebrali e porta a galla ricordi, emozioni, odori, déjà vu, situazioni passate che mi distraggono e mi cambiano l’umore. È sempre così nel mio dannato settore. Di cosa mi occupo? Sono un avvocato per organizzazioni private, ma non frequento mai i tribunali: il mio ambiente è la politica. Perché? Sono un lobbista. In cosa consiste il mio compito? Faccio cose, vedo gente…»
Titolo: Faccio cose vedo gente
Autore: Zeno Maria Pareli
Editore: Paesi edizioni
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 17 Gennaio 2025
Voto: 4/5
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Recensione
Bentornati, lettori. Oggi vi presento un’interessante collaborazione nata attorno all’autore Zeno Maria Pareli e al suo libro ‘Faccio cose vedo gente’, edito da Paesi Edizioni, con il supporto dell’agente letterario Matilde Bella. L’autore, un lobbista classe 1957, ha dichiarato in biografia che questo sarà il suo primo e ultimo romanzo.
Dimenticatevi gli intrighi alla James Bond e i festini sfrenati: Pareli, un vero lobbista, ci porta dietro le quinte del suo mestiere con un romanzo divertente, cinico e dannatamente onesto! I protagonisti sono Leo Nervino ed Enzo Gullotta, i lobbisti più scaltri — e onesti, forse! — di Roma. Assunti per spingere l’approvazione dell’obbligo del casco integrale per l’azienda “Actarus” (già il nome è un programma), i due si muovono tra infinite riunioni, analisi dei documenti e strategie degne di un generale.
Pareli affronta il dilemma con una barzelletta fulminante tra Dio e un lobbista, dimostrando che come in ogni mestiere, c’è chi lavora con scrupolo e chi… meno. La vera magia? Non sono gli “amici giusti” a vincere, ma la qualità dei contenuti! Non è un thriller, è un manuale di sopravvivenza con un tocco di stand-up comedy.
Quando arriva il momento cruciale, quello delle frenetiche manovre di bilancio, la tensione è alle stelle. Il più grande incubo? Un sonoro “parere di contrarietà per ex Articolo 81” — il temutissimo muro di gomma costituzionale sui fondi.
E cosa fanno i nostri eroi per esorcizzare l’incubo? Inventano una preghiera ad hoc, una sorta di “Ave Maria” in chiave lobbistica! Questo mix irresistibile di speranza, cinismo e alleanze strategiche è il cuore pulsante del libro.
“Faccio cose vedo gente” vi farà ricredere su tutto quello che pensavate di sapere sul lobbying. È un libro che smonta gli stereotipi, ci mostra i protagonisti al bivio tra etica e obiettivo, e vi farà ridere di gusto mentre imparate cosa significa davvero “fare lobby” nella Capitale. Preparatevi a fare cose e a vedere gente… in un modo completamente nuovo! Voto 4/5
