Recensione “L’amica della sposa” di Nicolas Barreau

Presentarsi alla festa sbagliata non sempre è una sventura.
In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel – proprietario di un café littéraire nel Marais, a Parigi – riceve un invito che gli cambierà la vita. Con grande sorpresa, Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia.
Inseparabili a scuola, i due non si rivolgono la parola da anni, e per una buona ragione. Avere gli stessi gusti del proprio migliore amico in fatto di donne
è sempre complicato. E se per giunta lui assomiglia ad Alain Delon e ha un sorriso disarmante, è un autentico incubo. Mentre Jean-Pierre, romantico e sognatore, passava ore a valutare la sua mossa, Paul era sempre un passo avanti. Adesso però sembra sinceramente pentito e Jean-Pierre decide di partecipare.
Il giorno della festa va tutto storto. Océane, la sua burrascosa ex fidanzata, si presenta all’improvviso e gli fa una scenata; la nonna si sloga una caviglia e lui deve accompagnarla al pronto soccorso; e nel trambusto della partenza dimentica l’invito a casa. Ricorda il nome dello chateau, ma sarà a Tabanac, Bergerac o Grézillac?

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Titolo: L’amica della sposa
Autore: Nicolas Barreau
Editore: Feltrinelli Editore
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 7 Maggio 2024
Voto: 4.5/5

Classificazione: 4.5 su 5.
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Recensione

Bentornati, lettori! Oggi vi porto una nuova recensione: “L’amica della sposa” di Nicolas Barreau, edito da Feltrinelli.

Jean-Pierre Morel, proprietario di un café littéraire parigino, riceve un inatteso invito: il matrimonio di Paul, l’ex migliore amico con cui non parla da anni a causa di passate rivalità amorose. Nonostante i dubbi, Jean-Pierre decide di partire per il Sud della Francia, sperando in una riconciliazione.

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Il giorno del matrimonio, però, tutto sembra andare storto: l’ex fidanzata di Jean-Pierre si presenta a sorpresa, la nonna si sloga una caviglia e, nel caos, Jean-Pierre dimentica l’invito, ricordando solo il nome dello chateau ma non la località precisa tra i tanti borghi dell’Entre-Deux-Mers che terminano in “-ac”.

Finalmente, in ritardo e nervoso, si confonde tra gli invitati di una festa di matrimonio già in corso. Qui incontra Juliette, una donna affascinante e schietta, dai capelli color rosso, che si rivela una compagnia intrigante. Ma di Paul, lo sposo, non c’è traccia. Jean-Pierre inizia a chiedersi se sia finito al matrimonio sbagliato. Sarà un disastro o l’inizio di qualcosa di inaspettato?

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Poche settimane fa ho avuto il piacere di visitare il Gustalibro, dove ho scoperto diverse novità editoriali, tra cui questo recente volume Feltrinelli, pubblicato a maggio 2024. Non conoscevo l’autore, quindi è stato il mio primo approccio alla sua penna, e devo dire di esserne rimasta piacevolmente colpita sin da subito.

La narrazione è stata coinvolgente fin dalle prime pagine, priva di inutili divagazioni, tanto che il testo non supera le 190 pagine. Lo stile è diretto e potrei definirlo un romance, ma con una prospettiva maschile che lo rende meno “melenso” – un aspetto che apprezzo particolarmente, dato che spesso trovo le trame di questo genere troppo stucchevoli.

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La vicenda si sviluppa in modo molto rapido: la trama principale si concentra su circa 24 ore che stravolgeranno il destino del protagonista. La prima parte del libro, invece, presenta continui salti temporali, offrendo una panoramica del protagonista, dei suoi “disastri” amorosi e del suo rapporto di amicizia con lo sposo.

Il protagonista è un uomo che definirei incompleto. Ha trascorso la vita, quasi sempre a Parigi, cercando una “metà della mela” che non arrivava mai. Questo in parte perché si era fissato con le donne bionde, e in parte perché la sua giovinezza era stata una costante competizione con il suo migliore amico, che finiva sempre per “conquistare la preda migliore”. Ironia della sorte, quando finalmente trova la sua bionda, questa finisce proprio tra le braccia del suo amico.

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Da quel momento, anni di silenzio separano i due, fino al fatidico invito a un matrimonio in un castello. Un matrimonio da favola, certo, ma anche l’occasione per fare pace con il passato e iniziare un nuovo capitolo. Qui, attraverso una serie di eventi esilaranti, il protagonista si ritrova a un matrimonio inaspettato, dove incontra una donna che, il giorno stesso, lo aveva insultato e lasciato a piedi con la macchina in panne. E badate bene, lettori: la donna non è bionda!

Questo libro affronta diverse tematiche importanti. Da un lato, ci insegna che la pazienza è fondamentale: la persona giusta spesso arriva quando meno ce lo aspettiamo. Dall’altro, ci invita a riflettere sull’importanza di non fissarsi su aspetti fisici specifici. Limitarci a certi canoni estetici rischia di farci escludere persone che potrebbero arricchire enormemente la nostra vita, sia in termini di amicizia che di amore e futuro insieme.

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Infine, il libro suggerisce anche il tema del non accontentarsi. Le relazioni passate, caratterizzate da continui litigi, compromessi troppo gravosi e insoddisfazione, erano probabilmente con persone non adatte a noi, frequentate solo per paura di rimanere soli.

Quindi, dietro la maschera di un romanzo rosa, si cela un libro che esplora molteplici e significative tematiche. Lo consiglio vivamente a tutti, inclusi gli uomini, perché è un testo mai stucchevole e raramente surreale. È un libro breve ma intenso, capace di affrontare argomenti importanti con una narrazione diretta e coinvolgente. Voto 4.5/5

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