Un amore per un uomo che cambia per sempre la quotidianità e del quale, però, a fatica se ne ricorda il nome, un’amicizia strappata dalla violenza dell’esistere e una vita fragile, persa nei labirinti di una mente impossibile da comprendere. Tutti amano e soffrono allo stesso modo? Queste sono alcune delle tante domande che si pone la protagonista de “L’estate della pioggia”, il tutto attraverso i ricordi scaturiti da un odore malsano e nauseabondo, memoria di una pioggia che non dà ristoro.
Titolo: L’estate della pioggia
Autore: Maddalena Baldini
Editore: Armando editore
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 28 Marzo 2025
Voto: 5+/5
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Recensione
Ben tornati a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di una nuova collaborazione con Armando Editore per il libro “L’estate della pioggia”, dell’autrice Maddalena Baldini.
Un profumo acre, quasi putrido, si insinua nelle narici, risvegliando ombre sopite. Ombre di un amore che ha stravolto l’ordinario, un uomo sfuggente, il cui nome danza beffardo ai confini della memoria. Ombre di un legame spezzato brutalmente dalla ferocia della vita. Ombre, infine, di un’esistenza delicata, smarrita nei meandri inesplorabili di una mente prigione.
In questo vortice di reminiscenze innescato da un odore inquietante, eco di una pioggia tutt’altro che salvifica, una donna si interroga. Le sue domande si fanno strada nel buio: l’amore, il dolore, la fragilità… sono forse esperienze universali, destinate a intrecciarsi indistintamente nel destino di ognuno? “L’estate della pioggia” dischiude un universo interiore tormentato, dove i ricordi si fanno strada come lame, portando con sé interrogativi universali sulla natura umana.
Immagina di essere catapultato in un’altra epoca, un prologo che ti cattura all’istante, per poi ritrovarti, senza preavviso, nel cuore pulsante della storia. Un’estate afosa, soffocante, dove la pioggia è solo un miraggio. L’aria densa opprime, ogni respiro un’agonia, ogni gesto un dispendio di forze residue.
Le donne si muovono silenziose, tentando di lenire la fatica degli uomini che, sotto il sole cocente, perpetuano gesti antichi, stremati dalla calura, dalla fame, dalla sete che inaridisce l’unico pozzo.
In questo scenario arido, una giovane osserva il mondo con occhi limpidi, un’infanzia rubata da una nascita difficile, un corpo e una mente segnati, che la relegano in un silenzio di parole non dette, di incomprensioni, cullata da un dondolio incessante. La comunità la custodisce, da quel giorno in cui il destino la spinse verso l’acqua scura, sfiorando la tragedia.
Poi ci sono loro, due amiche. Una, figlia unica, fragile e pensierosa, su cui il giovane maresciallo ha posato lo sguardo, un presagio d’amore. L’altra, orfana di madre, vesti logore e un’apparente ingenuità. Sorridente, solare, fino a quando un’ombra improvvisa le vela il volto. Si allontana, muta, lasciando l’amica nell’incertezza, un velo di malinconia negli occhi che solo un cuore non ancora rapito dall’amore avrebbe potuto intercettare, forse troppo tardi.
Questo romanzo mi ha stregata fin dalle prime pagine, un’irresistibile calamita che mi spingeva a divorare ogni riga, bramosa di svelare i segreti custoditi dall’autrice. Ogni scena vibra di una tale intensità da rendere quasi palpabile il fetore dell’acqua nera, stagnante presagio di un ignoto inquietante.
Un universo narrativo dove le donne emergono in tutta la loro complessità, con i loro amori, i loro dolori, la loro tenace ricerca della verità. Gli uomini, figure appena accennate, come l’enigmatico Maresciallo senza nome, fanno da sfondo a un dramma tutto al femminile. Donne che lottano per esprimere ciò che il corpo o la mente imprigionano, verità troppo dolorose o umilianti persino per confidarle a un’amica di sempre.
Ho amato visceralmente questo libro che mi ha rapita, e il suo epilogo è giunto troppo presto. La narrazione fluida, vivida, quasi pittorica, dipinge una realtà cruda ma con pennellate sapienti, omettendo dettagli superflui che avrebbero appesantito il racconto. Proprio questa sottrazione, questo non detto, amplifica la potenza evocativa della storia, lasciando al lettore la libertà di intuire, di sentire visceralmente le emozioni che vibrano nell’aria.
L’autrice è stata una rivelazione entusiasmante, e non vedo l’ora di immergermi nuovamente nella sua scrittura incisiva e coinvolgente. Un libro che consiglio vivamente a chi ama le storie brevi ma intense, quelle che si insinuano sotto la pelle e restano a lungo nel cuore. Voto 5+/5

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