Recensione “L’eco del rimpianto” di Angela D’Alia

Può la vita offrire una seconda possibilità a un amore acerbo sbocciato tra i banchi di scuola? È quanto scopriranno Andrea, un architetto andato via dalla Sicilia diciotto anni prima, e Dalila, giovane artista che vive imprigionata in un matrimonio tossico e infelice. Riuscirà Dalila a trovare il coraggio per riscattare se stessa? Quale sarà il prezzo da pagare per la felicità?

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angela d'alia

Titolo: L’eco del rimpianto
Autore: Angela D’Alia
Editore: Be Strong Edizioni
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 4 Maggio 2024
Voto: 5/5

Classificazione: 5 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, continua la mia collaborazione con la casa editrice Be Strong Edizioni. Quest’oggi vi parlo de “L’eco del rimpianto” dell’autrice Angela D’Alia.

Un amore giovanile, rimasto incompiuto tra i banchi di scuola, può avere una seconda chance? Andrea, un architetto che ha lasciato la Sicilia diciotto anni fa, e Dalila, un’artista intrappolata in un matrimonio infelice, scopriranno se il destino può offrire loro una nuova opportunità. Dalila troverà il coraggio di liberarsi dal suo passato? Quali sacrifici dovranno affrontare per raggiungere la felicità?

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Ritorno finalmente ad immergermi nella scrittura di Angela D’Alia, un’autrice che apprezzo profondamente. Questa volta, però, mi ha sorpresa con un cambio di genere rispetto al suo romanzo d’esordio. L’ambientazione siciliana, un luogo che l’autrice conosce intimamente, emerge vivida nei dettagli e nelle fotografie che arricchiscono il libro.

A prima vista, la trama potrebbe sembrare un semplice racconto di un amore giovanile rimasto in sospeso. Tuttavia, conoscendo la profondità della scrittura di Angela D’Alia, si intuisce che c’è molto di più. La protagonista femminile, un’artista, ha sacrificato la sua passione per sostenere il sogno del marito, un uomo manipolatore e violento. Parallelamente, il protagonista maschile è intrappolato in un matrimonio infelice, in lotta per la custodia del figlio contro una madre egoista e distante.

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Il romanzo di Angela D’Alia si distingue per il suo equilibrio narrativo impeccabile. La storia scorre fluida, senza squilibri tra le diverse parti. L’autrice dosa sapientemente descrizioni e dialoghi, evitando sia digressioni eccessive che passaggi troppo concisi. Questo equilibrio contribuisce a creare un’esperienza di lettura coinvolgente e appagante.

Le sofferenze e i sentimenti dei protagonisti sono descritti con tale intensità che il lettore si sente immediatamente immerso nella narrazione, vivendo le loro emozioni in prima persona, non come un semplice spettatore esterno.

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Dalila, la protagonista, riversa l’anima nei suoi quadri, che diventano specchio del suo mondo interiore. Pur partecipando a un prestigioso concorso, rifiuta di sfruttare il dolore per ottenere facile successo, evitando temi delicati come l’aborto e il desiderio di maternità insoddisfatto. Il suo intento è ben più nobile: mostrare che dal dolore e dalle umiliazioni si può rinascere, trasformando le sofferenze in trampolino di lancio per una vita più forte e consapevole.

La protagonista descriveva come il marito avesse sistematicamente distrutto la sua autostima, facendola sentire inadeguata e colpevole. Inizialmente, si era illusa di avere accanto un uomo devoto, ma presto aveva realizzato la sua vera natura: un individuo meschino e insicuro. Durante le assenze del marito o dopo i loro litigi, lui la manipolava, facendola sentire una moglie ingrata che non apprezzava i suoi “sacrifici”. Ma dopo la tempesta arriva sempre la luce e finalmente, dopo anni, con l’aiuto degli amici di una vita, arriva a vedere il marito per ciò che era realmente: un uomo di nessun valore.

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Questo romanzo è un’opera poliedrica: un racconto di vita, di riscatto personale, una storia d’amore intensa e un potente strumento per aiutare le donne vittime di manipolazione a riconoscere la loro situazione. E molto altro ancora, che preferisco non svelare per preservare la sorpresa del finale. È una storia che potrebbe appartenere a chiunque di noi, un’esperienza in cui molti possono identificarsi. Ho apprezzato ogni aspetto di questo libro e la scrittura dell’autrice si conferma ancora una volta di altissimo livello. Le mie aspettative, già elevate, sono state pienamente soddisfatte. Lo consiglio vivamente a chi desidera immergersi in una narrazione realistica, cruda e autentica, ambientata nell’Italia contemporanea. Voto 5/5

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