Intervista natalizia all’Autrice Silvestra Sorbera

Ben tornati a tutti, oggi torno a pubblicare con la terza intervista del calendario dell’avvento. Oggi è il turno dell‘Autrice Silvestra Sorbera, che per la prima volta ospito su muatyland.com.

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Può parlarci dei suoi libri pubblicati fin ora?


Ciao a tutti e grazie per questo spazio. La mia produzione letteraria inizia con la serie del commissario Livia che conta fino ad oggi sette romanzi, l’ ottavo è in lavorazione. E poi ancora favole per bambini, romance, narrativa generale e diversi racconti.

Se dovesse consigliare un suo libro come regalo di Natale, a quale tipo di lettore lo suggerirebbe e perché?


Natale è un momento da dedicare alla famiglia ma…chi non ha nessuno? Ecco allora che forse il testo che meglio si adatta a un pubblico differenziato è Eri mia madre. Un testo corale, di famiglia ma anche di dolore e rinascita.

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Quali sono i suoi ricordi più belli legati al Natale da bambina? Come questi ricordi hanno influenzato la sua scrittura?


I ricordi più belli sono legati proprio alla mia famiglia di origine. Tutti a tavola con nonni, bisnonna, cugini, zii di ogni ordine e grado. Mangiavamo, ballavamo, giocavamo a tombola, rimangiavamo, rigiocavamo. Da bambina odiavo il pranzo di Natale perché ero costretta a stare nel tavolo “dei piccoli” e cercavo sempre di imbucarmi in sala da pranzo con “i grandi”. Adesso questo è un dolce ricordo. È chiaro che il vissuto di ogni scrittore influenza la produzione letteraria motivo per cui spesso nelle mie opere ci sono rimandi personali.

Quali sono i suoi libri natalizi preferiti e perché?


In realtà nessuno in particolare. Leggo moltissimo e ho amato tantissimi titoli ma non me ho uno preferito.

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Quali sono stati gli obiettivi principali che si era prefissata per il 2024 come autrice? In che misura li ha raggiunti?


Pubblicare tre romanzi. Ne ho pubblicati due, il terzo è in lavorazione ma non riuscirò a pubblicarlo in questi ultimi giorni del 2024.

Quali sono stati i momenti più significativi dell’anno dal punto di vista della sua carriera di scrittrice?


Tantissimi. Interviste radio, il book pride a Milano, il salone del libro di Torino, presentazioni, portici di carta sempre a Torino. Devo ammettere che il 2024 è stato un anno pieno sotto tanti punti di vista

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Quali sono i suoi progetti letterari per il 2025? Ci sono nuovi generi o temi che vorrebbe esplorare?


Sicuramente l’ottavo romanzo del commissario Livia. Poi un romance, un testo di narrativa di genere, due storie per ragazzi. Mi piacerebbe provare a scrivere un historical romance. Ho abbozzato la trama e letto molto per documentarmi bene sul genere e il registro linguistico e spero di farcela per il 2026.


Come si vede evolvere come scrittrice nei prossimi anni? Quali sono i suoi obiettivi a lungo termine?


L’ ultimo anno mi ha insegnato a vivere in bilico. Io sono abituata a programmare nel dettaglio ma il 2024 mi ha fatto provare il brivido dell’ incertezza. Pertanto ho capito che gli obiettivi ogni tanto vanno modificati. Mi piacerebbe continuare a scrivere la mia serie di punta, il commissario Livia, e poi vorrei espormi di più con presentazione in città.

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