Nicola De Falco: “Fin da bambino ho sempre trovato nella scrittura una valvola di sfogo per pensieri ed emozioni” #Intervista

il

Nicola De Falco è nativo di Nola. Classe 1993, “Fearers” è il suo primo romanzo ed è anche l’inizio di una saga. Laureato in Architettura e Design Industriale, impegnato nel campo edile, ha iniziato da poco la sua avventura da scrittore ma ha in cantiere tanti altri progetti letterari. A un mese dall’uscita il libro ha riscosso già un discreto successo rientrando anche nella classifica dei top best seller mondiale di Amazon.

Puoi raccontarci di te e del tuo percorso come scrittore?

Il mio percorso da scrittore ha avuto inizio dalla più giovane età, fin da bambino ho sempre trovato nella scrittura una valvola di sfogo per pensieri ed emozioni, ho cominciato a scrivere quando ero alle scuole medie, dove mi divertivo a creare fumetti ispirati alla mia quotidianità e ai miei compagni. Ma fino allo scorso anno, non ho mai provato a pubblicare nulla perché ho sempre considerato i miei scritti come un qualcosa di intimo e personale, finché non è arrivato fearers che con il suo messaggio di “lotta alle paure” mi ha dato il coraggio, quantomeno di provare a pubblicare qualcosa di mio. 

Annunci

Cosa ti ispira a scrivere?

Io colgo ispirazione dalle mie esperienze di vita, dall’incontro con una persona, ad una situazione che mi è capitato di dover affrontare, passando per luoghi e sensazioni che mi spingono a pormi delle domande a cui poi cerco di dare una risposta scrivendo. 

Qual è il tuo processo di scrittura e come ti organizzi per scrivere?

Non ho un vero e proprio processo di scrittura, cerco di cogliere l’ispirazione al momento giusto e non farla scappare, e a differenza di molti colleghi non comincio a scrivere quando ho già tutto pronto (trama, finale, colpi di scena etc) ma mi lascio trasportare scrivendo passo dopo passo, lasciandomi anche sorprendere a volte da situazioni che vanno a crearsi in maniera spontanea nelle mie trame.

Annunci

Come nasce “Fearers”?

Fearers nasce da esperienze di vita vissuta e dalla voglia di poter provare ad aiutare i lettori, in particolare i più giovani, ad affrontare le loro paure, traumi o angosce. Una grossa ispirazione l’ho avuta durante il periodo della pandemia, dove assistendo alle lezioni a distanza che teneva mia madre, mi resi conto di quanti danni psicologici quell’orrenda situazione stava andando a creare nelle menti dei suoi giovani alunni, in quel momento maturai il desiderio di volerli aiutare in qualche modo. 

Quali insegnamenti ti auspichi possa trasmettere?

Spero che Fearers possa aiutare i lettori a capire che tutti proviamo delle paure, e che non dobbiamo però abbandonarci ad esse, ma anzi, che con la giusta forza di volontà queste paure possono essere, affrontate, abbracciate e trasformate magari in un nostro punto di forza.

Annunci

Come hai scelto le tematiche del libro?

Come dicevo prima, le tematiche nascono in primis da mie esperienze personali, nel dover affrontare alcune paure, e dal desiderio di voler trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di speranza, ed un consiglio da fratello maggiore di affrontare i demoni e le paure che ci logorano dall’interno.

Quale capitolo hai amato maggiormente scrivere e quale è stato più ostico?

Il capitolo che ho amato maggiormente scrivere è stato quello nel quale tutti ragazzi della sezione E si incontrano per la prima volta e nel tentare di capire cosa gli stesse accadendo con questi nuovi poteri, sono costretti a mettersi a nudo l’uno con l’altro e raccontare apertamente quali traumi e paure vivono nel quotidiano e come sono riusciti ad affrontarle per dar vita ai loro superpoteri. Mentre quello più difficile da scrivere è stato quello in cui il protagonista, Jackson, che è ovviamente ispirato a me, racconta le sue fragilità e insicurezze ai propri compagni, perché è stato un po’ come parlare al me bambino.

Annunci

Autori e/o generi preferiti?

I miei libri preferiti sono i romanzi d’avventura, in particolare quelli ispirati al mondo della pirateria. In particola il mio libro preferito è “L’isola del tesoro” di quello che è il mio autore preferito, Robert Louis Stevenson. Ma un doveroso omaggio va fatto anche a J.K. Rowling e alla sua magnifica saga di Harry Potter. 

Progetti futuri?

Attualmente sto ultimando un nuovo romanzo, il mio primo romance, non avevo mai scritto nulla di simile ed è stata una bella sfida cimentarmi in questa nuova esperienza, quindi per il futuro prossimo vorrei dedicarmi a questo nuovo progetto, senza però abbandonare Fearers che proseguirà con nuovi capitoli.

Annunci

Qual è il tuo sogno letterario?

Il mio sogno è solo uno, quello di riuscire ad arrivare ed ispirare quanti più giovani lettori sia possibile, e magari riuscire ad aiutarli a superare momenti bui, proprio come alcuni grandi autori del passato hanno aiutato me.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.