Recensione “Il destino del lupo” di Roberto Martellino

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Nel 2021 la comunità di una imprecisata zona del Nord Italia viene sconvolta da una serie di omicidi a opera di uno spietato assassino di bambini, che si compiace dei suoi atti lasciando indizi e prendendosi gioco delle forze dell’ordine, a cui permette di ritrovare i cadaveri in luoghi angusti, tra boschi e montagne. Ostacolato da una primavera fredda e piovosa e dai residenti della vallata che si trincerano dietro a un silenzio che nasconde scomode verità, l’ispettore Proietti, protagonista di turbe oniriche, investiga su questo macabro caso. Oltre a indizi utili per scovare il killer, i sogni portano alla luce alcuni flash, che si palesano come frammenti appartenenti a un passato che aveva tentato di cancellare. Quando tutto sembra perduto, sarà un esperto conoscitore delle tradizioni degli indiani Sioux a fornire un valido supporto all’ispettore.

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Titolo: Il destino del lupo
Autore: Roberto Martellino
Editore: Scatole parlanti
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 14 Novembre 2023
Voto: 4.5/5

Classificazione: 4.5 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno nella mia zona di comfort con “Il destino del lupo” di Roberto Martellino, edito Scatole Parlanti.

Nel 2021, una serie di brutali omicidi di bambini sconvolge una comunità del Nord Italia. Un assassino spietato lascia indizi macabri e si beffa delle forze dell’ordine, conducendole ai cadaveri in luoghi remoti tra boschi e montagne. L’ispettore Proietti, tormentato da sogni inquietanti, indaga sul caso in una primavera fredda e piovosa. Il silenzio omertoso degli abitanti nasconde scomode verità, ostacolando le ricerche.

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Frammenti di un passato rimosso emergono dai sogni di Proietti, offrendo possibili indizi sul killer. Quando la situazione sembra disperata, l’aiuto di un esperto di tradizioni Sioux si rivela fondamentale. La sua conoscenza ancestrale e la sua profonda connessione con la natura potrebbero fornire la chiave di volta per decifrare il macabro enigma che avvolge la vicenda.

Il romanzo, non solo esplora la caccia a un serial killer, ma si addentra anche nei meandri della mente umana. I tormenti interiori dell’ispettore Proietti, il suo passato oscuro e la sua lotta contro i demoni interiori si intrecciano con la suspense della caccia all’assassino, creando un’atmosfera di tensione e mistero che avvolge il lettore fino all’ultima pagina.

Un intreccio avvincente, personaggi complessi e una trama ricca di colpi di scena rendono questo romanzo un’opera che non lascia indifferenti. Un invito a riflettere sulla natura del male e sulla forza dei traumi del passato.

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Come molti di voi che mi seguono da tempo sanno, i gialli e i thriller sono la mia passione. Per questo motivo, leggere un nuovo romanzo del genere, è stata una vera gioia. La lettura mi ha conquistata fin da subito, grazie a una serie di elementi che hanno reso l’esperienza davvero piacevole. Innanzitutto, la trama avvincente, con la sua prima scomparsa che cattura immediatamente l’attenzione. In secondo luogo, la scelta di alternare capitoli dedicati alla storia principale con altri che esplorano i sogni e i tormenti dell’ispettore. Questo continuo cambio di prospettiva crea un’atmosfera di suspense e mistero, alimentando la curiosità del lettore e spingendolo a chiedersi come le due “storie” si intrecceranno.

Nonostante la trama non sia particolarmente complessa, il libro si rivela comunque un testo piacevole e scorrevole. La scrittura dell’autore è abile e coinvolgente, capace di delineare personaggi ben definiti e di creare un’atmosfera ricca di tensione.

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Mi auguro che questo romanzo sia il primo di una serie: l’autore ha talento e non vedo l’ora di leggere un secondo capitolo.

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