Pinky in Vespa | Massimo Conti

Estate 1991. Ai margini di una grande città del Sud, nel quartiere della Zizza, vivono Alan e Pinky. Abituati ad arrangiarsi con espedienti e lavoretti precari, si trovano d’un tratto incaricati di un compito piuttosto impegnativo ma ben pagato: portare a Trieste una vecchia Vespa appena restaurata, per consegnarla a un acquirente. Alan, innamorato di Pinky da sempre, non vuole lasciarsi scappare l’occasione di passare del tempo con lei, certo di poterla conquistare nonostante alla ragazza non piacciano gli uomini; Pinky, invece, vuole approfittarne per arrivare a Portorose e giocarsi il tutto per tutto alla roulette, con l’unico obiettivo di comprare un appartamento per lei e suo nonno, che al momento vivono in una roulotte.

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Alla fine del lungo viaggio, tra guasti, incidenti, rave party e incontri insoliti, i due amici riescono ad affidare la Vespa al nuovo e ricchissimo proprietario, nella cui villa scoprono che quello che per tre giorni hanno continuato a chiamare “catorcio” è un pezzo unico dal valore di mezzo miliardo di lire. E mentre nell’ex Jugoslavia imperversa la guerra, Alan e Pinky hanno l’idea di rubare la Vespa e chiedere un riscatto. Un viaggio tra sogno e realtà.

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    “certo di poterla conquistare nonostante alla ragazza non piacciano gli uomini”
    sì beh, se sviluppato male un tema simile può portare a cose molto tossiche da leggere

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