Recensione “Illuminations” I racconti fantastici di Alan Moore

Dalla fantascienza all’horror, passando per il fantastico e la satira pungente, Alan Moore si destreggia sapientemente tra generi, stili e registri diversi, per dipingere quadri rischiarati da illuminazioni folgoranti, squarci di una realtà solo apparentemente inverosimile, che spesso riesce a superare anche le fantasie più sfrenate. Così due amanti improbabili si innamorano con conseguenze terribili in un lupanare frequentato da stregoni; il racconto dell’origine dell’universo rivela un esito catastrofico; gli spiriti esigono vendetta e i personaggi dei fumetti tormentano gli uomini in carne e ossa che li hanno creati, disegnati e resi celebri in ogni parte del pianeta. In questa sua prima serie di racconti, che abbraccia quarant’anni di lavoro e contiene numerosi inediti, Alan Moore presenta nove storie piene di meraviglia e stranezze, ognuna delle quali ci inabissa nei risvolti fantastici della realtà, con personaggi indimenticabili alla scoperta dei lati inesplorati dell’esistenza.

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Titolo: Illuminations
Autore: Alan Moore
Editore: Fanucci Editore
Genere: Raccolta di racconti; Fantascienza
Data pubblicazione: 27 Ottobre 2023
Voto: 5/5

Classificazione: 5 su 5.

Recensione

Alan Moore è un autore coi controfiocchi. Ho iniziato a leggere questa raccolta consapevole di quanto quest’artista fosse capace, quanto la sua immaginazione e le sue idee fossero valide. Per citare qualche suo titolo, Moore è il fumettista dietro V per Vendetta o Watchmen. Che, se non sapete di cosa si tratta, andateveli subito a recuperare!

Dico la verità, però; non avevo mai letto nulla di lui che esulasse dalle vignette geniali con cui si è fatto conoscere in tutto il mondo. Illuminations è una raccolta che mi ha lasciato interdetta, lo ammetto. Da una parte, mi sono innamorata della sua prosa raffinata, elegante e immaginifica. Dall’altra non sono riuscita ad apprezzare a pieno le storie prese singolarmente, trovandole un po’ vuote. Inutile dire che, se si è a conoscenza del resto dei suoi scritti, tutto prende una piega diversa. Ma, analizzando la raccolta a sé, non sono pienamente convinta che mi sia piaciuta.

Ma andiamo per gradi.

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I racconti partono, ovviamente, da intuizioni geniali che spaziano dalla fantascienza al genere weird. Giusto per farvi capire, ci sono due amanti che si scambiano di posto in una grottesca parodia di recitazione. O, ancora, Gesù e un’agente immobiliare che visitano l’enorme appartamento che vuole comprare, ora che l’Apocalisse è imminente e il genere umano non esiste più.

Figo, no? Peccato che questi, tra tutti, siano le uniche narrazioni che mi siano rimaste impresse. Gli altri – soprattutto il lunghissimo Cosa ci è dato sapere su Thunderman – non hanno sortito in me grandi impressioni positive. Questo per quanto riguarda la trama.

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Per la scrittura, be’, è tutto un altro paio di maniche. Moore ha uno stile formidabile. Delicato e dolce come una meringa, intenso e amaro come il fiele. Sa passare da un registro all’altro con incredibile bravura. Mi ha cullata con la sua prosa melodiosa e, questo va segnalato, non di semplice comprensione. Certe frasi le ho dovute rileggere un paio di volte e, di tanto in tanto, dovevo concentrarmi per entrare del tutto nel mondo raccontato tra le pagine. Tuttavia, ne vale la pena.

Detto questo, che dire di Illuminations? Lo consiglio a chi adora già Moore, a chi ha amato le sue precedenti opere. Non è adatto a chi cerca una lettura leggera, né per chi desidera staccare il cervello e immergersi in storie fruibili e poco impegnative.

Voto: 5 per lo stile, 2.5 per le trame.

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