
Nato ad Alessandria, Pietro Gandetto, sin da piccolo, si appassiona alla musica. A otto anni inizia lo studio del pianoforte presso il Conservatorio di Genova e di Cuneo e, successivamente, si dedica allo studio del canto. Negli anni, collabora con svariati enti teatrali in diverse produzioni e si esibisce regolarmente sia in Italia, che all’estero. Partecipa a diversi concorsi e manifestazioni tra cui il Tour Music Fest, per arrivare al suo debutto televisivo nel 2018 con la partecipazione al programma televisivo di Rai 2 “The Voice of Italy” riscuotendo ottimi giudizi dai coach. Dal 2018 si dedica al suo progetto da cantautore, iniziando a scrivere i testi delle proprie canzoni e collaborando con alcuni compositori di musica pop e indie. L’anima del suo progetto cantautorale consiste nella fusione di sonorità e generi musicali diversi, in una costante ricerca di un’identità musicale nuova. Sempre nel 2018, come autore, pubblica la sua prima raccolta di poesie, “Nuvole sgangherate” (Booksprint Edizioni). Parallelamente, dopo aver conseguito la maturità scientifica, si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Genova e consegue il titolo di avvocato, professione di che esercita a Milano, città dove oggi vive.

“Ogni Notte”, pubblicato e distribuito da Top Records ed edito da Dingo Music, è il singolo che anticipa la pubblicazione del primo EP di Pietro Gandetto. Un brano cantautorale frutto di una contaminazione tra stili e generi musicali differenti, volta a creare un’identità musicale nuova.
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Scritto dallo stesso Pietro Gandetto e prodotto insieme alla vocal coach Silvia Chiminelli, con l’arrangiamento di Antonio Condello, “Oggi Notte” è stato registrato presso lo Studio di Lele Battista e mixato presso Blap Studio di Milano del produttore e sound engineer Antonio Polidoro.
«”Ogni notte” è un brano che parla di quelle emozioni positive che restano, che perdiamo e che ricerchiamo ogni giorno e “ogni notte”. È una canzone che parla dell’amore e spesso si pensa che l’amore si porti dietro il dolore, ma in realtà dipende da noi, da come lo viviamo anche quando finisce – dichiara Pietro Gandetto – “Ogni notte” è una contaminazione di stili diversi con l’obiettivo di creare un’identità musicale nuova. Abbiamo lavorato per creare delle sonorità che diano un senso di apertura, mescolando diverse esperienze musicale».
Intervista

Ben arrivato il muatyland.com Pietro. Iniziamo chiedendole: Come è nata la passione per la musica?
Grazie a voi. La passione per la musica è nata con me. In casa si è sempre respirata aria di musica. I miei genitori sono imprenditori alberghieri e mi ricordo che da bambino facevo il “deejay”, scegliendo la musica da mettere come sottofondo nel ristorante. Stavo delle ore a scegliere i brani e sognavo di cantarli.
A sei anni ho avuto il primo contatto col palcoscenico con il coro delle voci bianche del mio paese. A otto anni ho iniziato a studiare pianoforte, poi Conservatorio da privatista. A sedici anni dei bellissimi concerti in Svezia con il coro del liceo. A diciotto anni ho iniziato a studiare canto e poi un’esperienza dopo l’altra The Voice nel 2018 e ora sono qua.
Quando da passione è diventata una scelta di volerne fare un lavoro?
Non saprei dirle un momento esatto. Sono fortunato perché ho sempre vissuto la musica come una passione coltivata come se fosse un lavoro, più che un lavoro in sé. E questo mi ha consentito di vivere la musica con un minor livello di stress, facendo quello che in ogni momento sentivo che era giusto per me.
Lei ha una formazione classica di base, ha infatti studiato pianoforte presso i Conservatori di Genova e Cuneo. Come questo l’ha aiutata e ha influenzato il suo percorso musicale?
Studiare musica mi ha aiutato molto per essere più libero oggi. Sapere usare la propria voce come uno strumento è fondamentale se si vuole cantare. Anche suonare uno strumento è importante, aiuta a esprimere la propria musicalità.
E’ da poco uscito il suo singolo “Ogni notte” che precede l’uscita del suo primo EP. Come è nato questo progetto? Potrebbe illustrarlo ai nostri lettori?
Il mio progetto è nato nel tempo, quando ho capito che volevo sperimentare nuovi percorsi con la mia voce. Nel 2018 ho avuto la conferma che ero sulla strada giusta con The Voice, quando i coach mi hanno invitato a sviluppare il mio progetto facendomi notare la versatilità della mia voce. È un progetto che prevede la contaminazione di diversi generi.
Lei è un cantautore e la sua musica è il frutto di una contaminazioni tra vari generi. Quali crede prevalgano rispetto agli altri? Come crede di potersi esprimere al meglio?
Mi piace sperimentare e cerco di dire le cose a modo mio. La contaminazione per me vuol dire fondere le mie esperienze musicali e creare qualcosa di nuovo. Non saprei dire quale prevale sugli altri. Sicuramente ci sono delle influenze.
Prossimi progetti in cantiere? Potrebbe darci qualche anticipazione?
A fine giugno uscirà il mio secondo inedito, un brano molto estivo che accompagnerà questa estate un po’ particolare. Abbiamo tutti voglia di uscire, di stare al sole e all’aria aperta. E mi sentivo di scrivere un brano così. E poi spero di poter cantare live il prima possibile.
Ha un sogno nel cassetto?
Sogno Sanremo e lavoro per fare in modo che questo sogno si avveri. Cantare su quel palco sarebbe un’emozione unica. Quando scrivo le mie canzoni, immagino di cantare su un palco importante come Sanremo, o come quello di The Voice nel 2018. Chi lo sa.
Quali sono le sue aspettative per il futuro? Come vede invece il panorama musicale italiano?
Non ho aspettative sul futuro. Ho desideri e sogni e lavoro per cercare di realizzarli. Poi comunque c’è una percentuale di cose che non controlliamo. Sono però convinto che se si approccia la vita con lo spirito giusto, le cose belle accadono. Bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare e qualcosa arriva sempre, a volte non è esattamente quello che ci aspettavamo, ma la vita è bella anche per questo.
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