Recensione “Mi chiamo Daniele” di Daniele D’Ippolito

“Nella mia ignoranza di adolescente che vive, senza intralci d’alcun tipo, non avevo ancora fatto esperienza di un luogo che ti ama in quanto malato”. Daniele, a soli quattordici anni, vede con i suoi occhi una “transizione tra due vite”, uno stravolgimento causato da un tumore cerebrale. La lunga degenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, in…