TRADIMENTO E LUSSURIA DEL DOLORE | Francesco Mazza #1 Tappa Blogtour

Il romanzo “Estinzione” di Francesco Mazza (La Nave di Teseo) esplora un paradossale cortocircuito emotivo: il tradimento come fonte di un piacere erotico e mentale intensificato.

Al centro della narrazione c’è Silvio che, anziché chiudere la relazione dopo aver scoperto l’infedeltà della compagna Alisia, viene proiettato in una dimensione sessuale più profonda. Nasce così la “lussuria del dolore”, un concetto che ribalta la dinamica della gelosia: il piacere non deriva dal possesso, ma dalla perdita e dalla ferita inferta. Per Silvio, il pensiero del tradimento diventa la condizione necessaria e immediata per l’orgasmo, trasformando il male in risorsa vitale.

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Il testo sottolinea come questa perversione consapevole non sia solo una condizione estrema, ma un’ambiguità riconoscibile in ogni “amore tossico”, dove attrazione e repulsione si fondono. A livello narrativo, il tradimento è il cuore tematico che tiene insieme l’ossessione privata e una riflessione universale. Il protagonista è l’opposto della psicologia consolatoria odierna (quella della resilienza e del “volersi bene”): cerca il sublime nella rovina, trasformando il dolore in una vera e propria estetica.

Il romanzo dialoga con autori come Houellebecq e Bataille, ma lo fa con una voce italiana ironica e “sporca”, capace di trasformare l’osceno in saggio e viceversa. L’infedeltà di Alisia non è solo un fatto di trama, ma il meccanismo che rivela la dipendenza affettiva di Silvio e la sua ricerca del piacere nel distruttivo.

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