Il libro “Faccio cose vedo gente” di Zeno Maria Pareli è una storia che smonta, con ironia e cinismo, gli stereotipi sul mondo del lobbying.
Il romanzo segue le vicende di Leo Nervino ed Enzo Gullotta, due lobbisti romani, assunti da un’azienda di caschi, la Actarus, per far approvare una legge sull’obbligo del casco integrale.
Lontano dall’immagine stereotipata di intrighi e festini, il libro descrive il lavoro dei due protagonisti come un’attività che richiede impegno, studio e analisi, con giornate passate davanti al computer a sviscerare documenti e a pianificare strategie.
La trama si complica quando, proprio mentre la loro campagna sembra procedere per il meglio, subentra un “imprevisto romano” che mette in discussione l’esito della loro operazione. A questo punto, Leo ed Enzo si trovano a un bivio: rispettare i principi etici o superarli per raggiungere il loro obiettivo?
Il libro, con un tono divertente e irriverente, mette in discussione le tesi comuni sul lobbying, ovvero che sia un’attività disonesta basata solo su conoscenze e compromessi. “Faccio cose, vedo gente” ridicolizza l’idea che questo sia un mondo abitato solo da persone influenti e scaltre, preferendo mostrare la complessità, e a volte le contraddizioni, di una professione che è spesso descritta dai media in modo superficiale e distorto.
MuatyLand 