Stanno accadendo strane cose nel piccolo villaggio di Hilltop, remota località dell’Alaska dove l’inverno è così gelido da ottenebrare le coscienze. Da quando, tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità scientifiche i più feroci serial killer d’America, nessuno dorme più sonni tranquilli e a nulla servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot, la psichiatra trentenne e determinata che dirige l’istituto insieme al collega Fitzpatrick. Soprattutto quando nella neve avviene un macabro ritrovamento: i resti di una donna, orrendamente martoriata. Per il giovane sergente Amarok è la conferma di ciò che ha sempre temuto: portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle loro case e dalle loro famiglie è stata una decisione estremamente pericolosa. Ma la sua fermezza si scontra con il fascino fragile e misterioso di Evelyn, il cui passato nasconde il più nero e atroce degli incubi. E mentre una violenta tormenta di neve si abbatte sul paese rendendo impossibili i collegamenti e le comunicazioni, la psichiatra ha più di un motivo per pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei e che l’ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta.
Titolo: Alaska
Autore: Brenda Novak
Editore: Giunti
Genere: Thriller
Data pubblicazione: 9 Novembre 2016
Voto: 5/5
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Recensione
Bentornati a tutti, lettori! Oggi torno a scrivere per parlarvi di un libro che ho acquistato personalmente, non si tratta quindi di una collaborazione. Il libro in questione è “Alaska” di Brena Novak, edito da Giunti.
Il remoto villaggio di Hilltop, in Alaska, è sprofondato nel terrore. Da tre mesi, l’apertura di Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita pericolosi serial killer per scopi scientifici, ha sconvolto la tranquillità degli abitanti. A nulla valgono i tentativi della trentenne psichiatra Evelyn Talbot, direttrice dell’istituto insieme al collega Fitzpatrick, di rassicurare la comunità.
Il ritrovamento del corpo orribilmente mutilato di una donna nella neve scatena il panico. Il giovane sergente Amarok è convinto che la clinica sia la causa di questi orribili eventi. La sua determinazione, tuttavia, si scontra con il fascino enigmatico di Evelyn, una donna dal passato tormentato e misterioso.Mentre una violenta tormenta di neve isola il villaggio, Evelyn sospetta che l’omicidio sia un messaggio a lei diretto, un sinistro richiamo dal suo terrificante passato.
Cercavo un libro tascabile per il mio imminente viaggio in treno e, dalla mia ben fornita libreria, la scelta è ricaduta su “Alaska”. Inizialmente ero un po’ titubante, perché mi ero accorta, ahimè, di aver acquistato il volume singolo anziché l’intera quadrilogia. Ad ogni modo, ecco su cosa è caduta la mia scelta.
Adoro i thriller, e devo dire che questo libro mi ha subito catturata. La trama è davvero particolare: la protagonista è una psichiatra che lavora in un carcere di massima sicurezza ed è essa stessa una sopravvissuta a un serial killer. A soli sedici anni, si è salvata fingendosi morta, pur riportando una profonda ferita alla gola. Questo dettaglio, di per sé, rende la storia unica.
Il passato della protagonista è estremamente difficile: il suo fidanzatino ha ucciso le sue tre amiche e l’ha poi portata nel capanno dove giacevano i loro corpi in putrefazione. Qui, per giorni, l’ha seviziata, violentata e ferita, per poi tentare di ucciderla. Contro ogni previsione, la ragazza è sopravvissuta e, nonostante il fuoco appiccato al capanno dal suo aguzzino, è riuscita a fuggire da quel luogo di morte. L’assassino, però, è riuscito a scappare e a far perdere le sue tracce.
Negli anni successivi, lei ha studiato, si è laureata e specializzata, diventando una grande esperta di serial killer e psicopatici. Ha così deciso di aprire in Alaska un carcere di massima sicurezza, con l’obiettivo di condurre studi approfonditi su questi individui, che sembrano privi di ogni empatia e che si macchiano dei crimini più efferati.
Questo libro si divora! L’ho terminato in un soffio, nonostante le oltre 400 pagine dell’edizione tascabile. La narrazione scorre fluida, e le parti psicologiche sono dominanti, rendendo la lettura avvincente.
Il colpevole degli omicidi rimane un mistero per gran parte del tempo: non si riesce a capire se sia all’interno o all’esterno della prigione, mantenendo una costante ricerca e la sensazione di non sapere dove si trovi o come proteggersi. Quello che mi ha colpito di più è la paura costante che traspare dalle pagine, l’incapacità di comprendere il movente e il terrore che fosse qualcuno che volesse vendicarsi da lontano della protagonista. Un alone di mistero e paura costante tiene l’adrenalina alle stelle per tutta la durata del libro.
Confesso che, una volta terminato il libro, ho avuto timore ad andare a dormire! La narrazione è diretta e senza inutili divagazioni; anzi, forse qualche dettaglio avrebbe meritato maggiore approfondimento . La lettura è scorrevole e, nonostante l’intreccio non sia particolarmente complesso, ritengo sia un punto a favore per un romanzo di questo genere, poiché consente alla trama di svilupparsi linearmente e mantiene alta la voglia di scoprire cosa succederà dopo.
Il “colpevole” non è affatto scontato; personalmente, i miei sospetti si sono indirizzati verso personaggi diversi da quello realmente coinvolto. Non mancano i colpi di scena e i momenti di suspense, che tengono incollati alle pagine.
Per quanto riguarda le scene erotiche, è evidente l’esperienza dell’autrice nel genere romance. Tuttavia, a mio parere, non stonano affatto e si inseriscono bene anche in un thriller. Credo che contribuiscano a delineare ulteriormente la protagonista, quindi non le ho trovate fuori luogo.
In definitiva, consiglio questo thriller a tutti, ma attenzione: non è una lettura adatta ai deboli di cuore. Ci sono dettagli sugli omicidi brutali che potrebbero risultare disturbanti. Devo ammettere però che è un testo veramente ben fatto, di alta qualità, e dopo averlo letto, recupererò sicuramente l’intera serie. Voto 5/5
