Recensione “L’uomo che perde i pezzi” di Diego Bernasconi

Gruppi di sconosciuti si trovano a seguire un’essenza luminosa originando un vero e proprio pellegrinaggio. Il viaggio spirituale permetterà ai nostri estranei di creare una forte vicinanza sino a raggiungere intimità mai immaginate. La storia narra avventure di questi eroi che si troveranno loro malgrado coinvolti in un giallo. Ed è proprio la tensione narrativa di un’investigazione – a dir poco originale e fuori dai canoni – il collante che terrà inchiodato il lettore alle pagine.

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Titolo: L’uomo che perde i pezzi
Autore: Diego Bernasconi
Editore: Be Strong edizioni
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 31 Marzo 2025
Voto: 4/5

Classificazione: 4 su 5.
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Recensione

Ben tornati a tutti lettori, oggi torno a scrivere per parlarvi di una nuova collaborazione con Be Strong edizioni per il libro “L’uomo che perde i pezzi” di Diego Bernasconi.

Un gruppo eterogeneo di persone, inizialmente estranee, si ritrova inspiegabilmente a seguire una luce misteriosa, dando vita a un viaggio che si trasforma in un vero pellegrinaggio spirituale. Questa esperienza condivisa creerà legami inaspettati e profondi tra loro. Le loro avventure prendono una piega inattesa quando si ritrovano coinvolti in un enigma poliziesco. Sarà proprio la singolare e avvincente indagine a tenere il lettore con il fiato sospeso.

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Inserito non a caso dalla casa editrice nella collana “Unreal” per la sua genesi complessa, questo romanzo presenta una trama lineare: un gruppo di sconosciuti si ritrova a seguire una luce misteriosa. Un elemento inatteso, un dito privo di proprietario che compare improvvisamente, introduce un tocco di surreale nell’intreccio.

La ricerca della luce, il pellegrinaggio intrapreso da questi individui in un momento cruciale della loro vita, è chiaramente una metafora. La luce, infatti, può simboleggiare molteplici concetti. E’ spesso associata all’illuminazione intellettuale, alla chiarezza di pensiero e alla scoperta di nuove consapevolezze. Seguirla potrebbe quindi rappresentare un desiderio di apprendere, di svelare misteri e di comprendere il mondo che ci circonda.

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In molte tradizioni religiose e filosofiche, la luce simboleggia il divino, la purezza, la saggezza superiore e il cammino verso l’illuminazione spirituale. Seguirla potrebbe significare un anelito verso una connessione più profonda con il sacro, la ricerca di un significato ultimo dell’esistenza o il desiderio di elevarsi al di sopra della realtà materiale. Invece in un ambiente oscuro rappresenta la via da seguire, la sicurezza e la promessa di un futuro migliore. Seguirla potrebbe quindi simboleggiare la ricerca di una guida in momenti difficili, la speranza di superare le avversità e la fiducia nel trovare una soluzione ai problemi.

La luce può anche rappresentare il potenziale interiore, la realizzazione di sé e il cammino verso una versione migliore di noi stessi. Seguirla potrebbe significare l’impegno a superare i propri limiti, a sviluppare i propri talenti e a progredire nel proprio percorso evolutivo. E’ intrinsecamente percepita come qualcosa di positivo, in contrasto con l’oscurità che spesso connota il negativo e il pericoloso. Seguirla potrebbe quindi rappresentare una naturale inclinazione verso ciò che è buono, giusto, bello e che porta benessere.

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In definitiva, la ricchezza di significati dipende dalla chiave di lettura adottata dal lettore. Di conseguenza, una fruizione superficiale del testo potrebbe non svelarne appieno il potenziale, mentre un’immersione più profonda può arricchire chi legge con molteplici spunti di riflessione.

Suggerisco la lettura di questo libro quando si ha la disponibilità emotiva ad immergersi nella storia; non lo raccomando, al contrario, per una lettura frettolosa, in quanto la sua comprensione necessita della giusta concentrazione. Voto 4/5

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    visto che è molto particolare, cosa c’entra il bellone in copertina con la sinossi? è solo l’immagine letterale del titolo?

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    1. Muaty ha detto:

      Effettivamente dalla copertina mi aspettavo altro anche io. Pero capisco il riferimenti metaforico

      Piace a 1 persona

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